13/09/2015

IL SEGRETO DEL POTERE

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Può un servo essere libero? E, all'opposto, un uomo desiderare di essere servo? Secondo il giurista Gustavo Zagrebelsky, è sempre presente il pericolo che gli uomini non vogliano autodeterminarsi, bensì trovare qualcuno a cui affidare l'insidiosa gestione del processo decisionale. Soprattutto nella società contemporanea, in cui "tecnologia e laboratorio, alimentati dalla finanza" vorrebbero produrre "l'essere umano liberato dalla libertà e programmato per essere docile o aggressivo, a seconda delle circostanze". Un potere che ci priva di qualcosa "per il nostro bene", insomma, e a cui affidiamo per comodità questo ingrato compito. Come utilizzare quindi la libertà? Conviene alimentarla, vivendo nell'inquietudine, o consegnarla trovando spensieratezza? Per cercare di dare una risposta a talune derive orwelliane del mondo odierno, l'autore di Liberi servi utilizza come chiave di lettura l'opera di Dostoevskij, mettendola in relazione con il pensiero politico della modernità, soprattutto attraverso la figura del Grande Inquisitore, archetipo del conflitto tra libertà e servitù umane.
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