Archetti, Marco

Marco Archetti è nato a Brescia nel 1976. Il suo esordio nella narrativa risale al 2004, dopo un soggiorno a Cuba, con la pubblicazione del romanzo-rivelazione Lola motel. Nel 2005 è la volta di Vent'anni che non dormo e della sua partecipazione a Scritture Giovani con il «racconto comico-cimiteriale» Jet-Lag. Nello stesso anno si trasferisce a Roma, dove trae ispirazione per Maggio splendeva. Nel 2009 firma Gli asini volano alto. Del 2011 è Sabato, addio, primo di tre romanzi ambientati a Brescia in epoche diverse, a cui segue nel 2013 Sette diavoli, secondo capitolo dell'ideale trilogia. Nel 2014, per il quarantennale della strage di piazza Loggia, pubblica sul Corriere della Sera otto articoli che raccontano le biografie delle vittime della bomba, poi riadattati per una serata di lettura pubblica prodotta dal Teatro Stabile di Brescia e infine raccolti nel libro-memoriale Una specie di vento (2018). Nel 2015 ha pubblicato I giorni non si scavalcano, romanzo di boxe ispirato alla vita del pugile Leonard Bundu, ed Effetto farfalla. La mia vita raccontata a Marco Archetti, autobiografia della ginnasta campionessa del mondo Vanessa Ferrari. Alla scrittura narrativa alterna da tempo anche quella teatrale. Nel 2019, in particolare, ha firmato l'adattamento drammaturgico del romanzo La Storia di Elsa Morante; La parola giusta, monologo scritto per Lella Costa e la regia di Gabriele Vacis che racconta le stragi di piazza Fontana e di piazza Loggia; In piena luce, raccontando Primo Levi, una lezione-spettacolo patrocinata dal Centro Internazionale Studi Primo Levi. Da marzo 2017 collabora con Il Foglio, sul quale tiene «una caustica rubrica letteraria e pubblica recensioni e numerosi interventi su libri, lettori e scrittori».

(foto: © Festivaletteratura)