Catalano, Antonio
Antonio Catalano (Potenza, 1950) ha iniziato la sua attività come mimo e, grazie all'approfondimento di una personale linea poetica e a un'originale appropriazione di tecniche diverse, è riuscito a realizzare una propria sintesi tra gesto e parola. Dopo anni di presenza sulle scene italiane del teatro di ricerca, ha fondato con gli altri membri tutt'ora in attività (Maurizio Agostinetto, Luciano Nattino e Lorenza Zambon) la Casa degli alfieri, «un ensemble artistico, un luogo e un progetto culturale» con sede nell'omonima casa-teatro in provincia di Asti. Nel 1999 ha dato vita a un grande percorso d'arte interattivo, Universi sensibili, con il debutto dell'installazione Armadi sensibili alla Biennale di Venezia. Da allora ha realizzato nuove grandi installazioni e percorsi d'arte (le Tane, le Cabine da mare, le Macchine sonore, le Lucciole batticuore, il Popolo dell'Autunno, i Musei sentimentali, i Velie, ecc.) in coproduzione e in collaborazione con importanti organismi nazionali e internazionali. Oltre a creare in giro per l'Europa tanti universi sensibili, mondi immaginari fatti di poesia, di festa, di meraviglia, Catalano racconta e canta storie sonore e silenziose, haiku, filastrocche che ha raccolto in diverse pubblicazioni insieme ai sui disegni. Sua è anche una piccola casa editrice domestica, La Bibbia dei semplici.