13/09/2020

CI VUOL CORAGGIO A ESSERE GENTILI

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Un principio fondamentale delle arti marziali, riassunto nel nome di una delle più famose (il ju-jitsu), è quello – per quanto possa sembrare contraddittorio – della gentilezza. «Quando qualcuno ti spinge, invece di respingerlo, di contrastare le forze, cedi alla sua energia, gli fai perdere l'equilibrio e gli mostri che sta sbagliando, se è possibile». Con queste parole lo scrittore ed ex-magistrato pugliese Gianrico Carofiglio (La misura del tempo, Le tre del mattino) spiegava come gentilezza non significhi necessariamente buone maniere o, come taluni erroneamente credono, debolezza, quanto una consapevolezza dell'esistenza di punti di vista differenti, che la rende affine al coraggio nella misura in cui entrambi condividono «la percezione dell'altro e della complessità del mondo». Al pubblico presente l'autore del breviario Della gentilezza e del coraggio, in uscita proprio a settembre, racconterà di questa virtù necessaria a trasformare il mondo e a mettere in atto la giustizia.
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