Lungorio
Piazza Martiri di Belfiore, Mantova
L'area dell'odierno Lungorio, con i porticati della Pescheria e i giardini adiacenti, nel 1546 era occupata da un edificio assai celebrato dai vecchi autori locali, e demolito nel secolo scorso: il Macello. La costruzione sorse nell'autunno del 1536 su disegno di Giulio Romano in sostituzione del vecchio mercato delle carni nei pressi del ghetto.
Fino allora il Macello aveva avuto sede, dal 1281, entro il corposo fabbricato all'angolo con Via Calvi, mentre la Pescheria dagli inizi del Quattrocento era situata dove adesso si apre, dalla parte di Corso Umberto, via Battisti.
Lo stimolo all'idea di trasferire sul Rio tanto la Pescheria quanto il Macello, rendendoli nel contempo intercomunicanti, era venuto evidentemente dalle considerazioni di ordine e di decoro dettate dalla sensibilità della civiltà rinascimentale.
Al di là del fine utilitario, l'impostazione originale ed estrosa del complesso, sfrutta anche il senso estetico di un elemento naturale quale il vicino passaggio dell'acqua corrente.
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Fino allora il Macello aveva avuto sede, dal 1281, entro il corposo fabbricato all'angolo con Via Calvi, mentre la Pescheria dagli inizi del Quattrocento era situata dove adesso si apre, dalla parte di Corso Umberto, via Battisti.
Lo stimolo all'idea di trasferire sul Rio tanto la Pescheria quanto il Macello, rendendoli nel contempo intercomunicanti, era venuto evidentemente dalle considerazioni di ordine e di decoro dettate dalla sensibilità della civiltà rinascimentale.
Al di là del fine utilitario, l'impostazione originale ed estrosa del complesso, sfrutta anche il senso estetico di un elemento naturale quale il vicino passaggio dell'acqua corrente.
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