10/09/2016

OMAGGIO A GIORGIO ORELLI

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Giorgio Orelli è stato senza dubbio il maggior poeta che il Ticino abbia avuto, uno dei più grandi in lingua italiana negli ultimi settant'anni. Autore di numerose raccolte poetiche - "Né bianco né viola", "L'ora del tempo", "Sinopie", "Spiracoli" - «Giorgio Orelli ci ha fatto capire» ha scritto Pietro De Marchi «che un soffio della vita vera può posarsi su quella cosa inerte che è una pagina bianca solo se il poeta asseconda i meriti del linguaggio e riesce, nei momenti di grazia, ad avvicinare il suono e il senso». Poeta dell'oggetto, grande sperimentatore della lingua e del verso senza mai esibirlo, «Orelli» ha scritto Pier Vincenzo Mengaldo «è un poeta che non assomiglia a nessun altro. È anche per questo che continuiamo a leggerlo, o piuttosto ad ascoltarlo, come a sentir discorrere rapiti un amico unico, che non mente». A ricordarlo sono gli amici Fabio Pusterla e Pietro De Marchi, curatore della recente edizione di "Tutte le poesie" del maestro ticinese. Con il contributo di Pro Helvetia, Fondazione Svizzera per la cultura.
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