07/09/2017

MONEY MONEY

2017_09_07_017
dai 14 ai 18 anni
Laboratorio teatrale

Qual è la relazione oggi tra paradiso e denaro? Sono sinonimi o sono in antitesi tra loro? Il denaro che funzione ha nella nostra vita? È sporco come i soldi o brilla come zecchini d'oro? È fonte di gioia o di ingiustizia? Il punto di partenza sarà un testo di Babilonia Teatri in cui tutto viene ridotto a numeri, per rappresentare come buona parte del nostro mondo valuti tutto solo in modo biecamente materialistico. Il testo verrà smontato durante il laboratorio, per capire la scelta dei contenuti e della forma. Successivamente i partecipanti saranno invitati a interrogarsi sulle proprie necessità e a scoprire come trasformarle in scrittura attraverso alcuni esercizi teatrali prima e la scrittura vera e propria dopo.
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I piccoli volontari della redazione junior sono più che pronti. Saranno loro a raccontare gli eventi con nuove prospettive e presentare i laboratori della Casa del Mantegna, dedicati al nostro pubblico più giovane. Che valore ha il denaro nella nostra vita e in quella delle persone che ci circondano? Enrico Castellani, autore dell'evento, si presenta come co-fondatore delle compagnia teatrale Babilonia Teatri. Questo gruppo mette in scena scritture originali oramai da dieci anni, durante i loro spettacoli gli attori non interpretano personaggi, ma parlano direttamente con il pubblico, affrontando argomenti di attualità da ogni punto di vista. I partecipanti si sono seduti in cerchio e poi, uno alla volta, si sono presentati spiegando il motivo per cui avevano scelto di prendere parte all'evento. In seguito sono stati letti alcuni brani, tratti dai primi lavori dei Babilonia Teatri che trattavano della disoccupazione e della morte in chiave ironica, in modo che il messaggio potesse essere espresso in modo più comprensibile. È stato chiesto ai ragazzi di dividersi a coppie e di pensare ad un particolare episodio, riguardante il denaro, che li avesse particolarmente colpiti, sia in positivo sia in negativo. Qualcuno ha raccontato di aver dovuto sudare sette camicie per ricevere il pagamento di qualche ora di lavoro e chi invece aveva visto due uomini litigare per una monetina da un euro. Ognuno di loro doveva ritenere il proprio aneddoto più importante di quello del compagno e cecare di intromettersi nel discorso quando l'altro si fermava per respirare o aveva delle esitazioni. Durante questa sorta di dibattito si doveva cercare di espandere l'argomento oltre al fatto vero e proprio, annettendo pensieri e riflessioni personali. In seguito è stata lasciata mezz'ora per mettere nero su bianco il proprio discorso come se fosse stato un testo teatrale, dopo di che i testi sono stati letti ad alta voce ed Enrico ha dato consigli su come migliorare.

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