Bellintani, Umberto

Persona
Si è diplomato in scultura nel 1937. Richiamato alle armi nel 1940, fu prigioniero in Germania dal 43 al '45. Al suo ritorno abbandonò la scultura, lavorando come segretario in una scuola. Affermatosi negli anni Cinquanta e Sessanta come una delle voci più libere e potenti della nuova poesia d'allora, dopo "E tu che m'ascolti" (1963) decise di uscire dalla scena, di non pubblicare più. Per trentacinque anni è stato irremovibile di fronte alle richieste dei molti estimatori che non avevano mai smesso di leggerlo; poi, fortunatamente, ha ceduto consegnandoci una raccolta che ci ha consentito di seguire la sua poesia di oltre mezzo secolo.
He graduated in Sculpture in 1937. In 1940 he served in the Army. He was held captive in Germany from 43 to 45. When he came back he stopped working as a sculptor and found a job as a school secretary. In the 50's and 60's he became one of the most liberal and powerful interpreter of the new poetry of the time. After "E tu che m'ascolti" (1963) he decided to stop publishing his works. For 35 years he did not give in to the requests of his admirers who had never stopped reading his writings. Then, he luckily gave in and came back with a collection of his poems spanning over half a century. He died in Mantua in 1999.

Bibliografia

"Forse un viso tra mille", Vallecchi, 1953
"E tu che m'ascolti", Mondadori,1963
"Voci nel tempo", Circolo del cinema, 1996
"Poesie", Mondadori, 1997
"Nella grande pianura", Mondadori, 1998
"Canto autunnale", Perosini, 1998
"Disegni-Luoghi", Sometti, 2000
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