11/09/2010

NARRARE LA STORIA


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A metà strada tra la storiografia e l'antropologia culturale, le ricerche di Felipe Fernández-Armesto affrontano la narrazione storica sotto un profilo inedito, richiamando in più punti gli articolati movimenti di popoli e culture che attraversano le età del mondo. È il caso delle grandi scoperte geografiche, che negli ultimi cinquecento anni hanno ridisegnato la topografia del pianeta; come è pure il caso delle pratiche culinarie ("Storia del cibo"), che nel corso dei secoli hanno definito a tutte le latitudini i simboli identitari di un universo sociale. Lo storico inglese, autore di Storia delle civiltà parlerà di queste grandi «coordinate storiografiche» insieme all'antropologo Marco Aime ("Eccessi di culture").

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Italiano
Nella splendida cornice della Chiesa di San Maurizio si è svolto sabato 11 settembre l'incontro tra lo storico ambientalista Felipe Fernandez-Armesto e l'antropologo Marco Aime.
L'evento ha rappresentato l'occasione, per i due ricercatori, di affrontare la narrazione storica da una prospettiva inedita, ovvero partendo dall'importanza dell'ambiente nello sviluppo di una civiltà.
Fernandez-Armesto, autore di "La nascita delle civiltà" (Bruno Mondadori), sostiene infatti che la sopravvivenza di un popolo possa dipendere in larga misura dall'ambiente in cui si è insediato. Malgrado ciò, la visione dello storico inglese non è determinista: se è vero che le condizioni ambientali sono fondamentali, è anche vero che i cambiamenti di una civiltà sorgono prima di tutto dalla mente degli uomini, dalla loro intelligenza, dalla loro immaginazione.

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