IL RE DELLA SUSPENSE

"Il mio libro ha un ritmo jazz, un 5/4... parte lentamente, ma si sente che c'è un temporale in arrivo", spiegava recentemente – da ex batterista – Joël Dicker a Geppi Cucciari, a proposito della sua ultima fatica Un animale selvaggio. Gli appassionati di romanzi thriller e gialli si saranno senza dubbio trovati, negli ultimi anni, a sfogliare con impazienza le opere del romanziere svizzero, cercando di venire a capo dei misteri che ne permeano le pagine. D'altra parte, se ogni libro dell'autore ginevrino (L'enigma della camera 622, La scomparsa di Stephanie Mailer, Il caso Alaska Sanders, La verità sul caso Harry Quebert) diventa immediatamente un bestseller mondiale non è solo per la capacità di Dicker di incastrare enigmi in ben congegnati salti temporali – una delle cifre stilistiche dello scrittore – ma anche per la passione che traspare nel racconto delle indagini: "Ho sempre amato investigare, guardarmi intorno e scoprire quello che non era chiaro di primo acchito. Sono una persona curiosa, interessata da sempre a scoprire qualcosa di più sull'essere umano e sulle sue paure". Lo incontra la scrittrice e giallista Alessia Gazzola.

L'autore parlerà in francese, con interpretazione consecutiva in italiano.

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