Ramat, Silvio
Persona
Silvio Ramat è nato a Firenze. Dal 1976 è titolare della cattedra di Letteratura italiana moderna e contemporanea nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Padova. La sua attività di critico, premiata dall'Accademia dei Lincei nel 2001, avviatasi nel 1965 con una monografia su Montale (Vallecchi), è proseguita studiando alcune delle principali correnti e figure della poesia del XX secolo ("L'ermetismo", La Nuova Italia 1969), fino a tentarne una ricognizione sistematica ("Storia della poesia italiana del Novecento", Mursia 1976), a partire dalle sue origini ("Protonovecento", Il Saggiatore 1978). Dalla ribadita fedeltà ad autori fra i massimi ("L'acacia ferita e altri saggi su Montale", Marsilio 1986), la sua attenzione si è ultimamente concentrata sopra una serie di microcosmi testuali ("I sogni di Costantino", Mursia 1988; "Particolari", Mursia 1992). Il risultato più cospicuo del suo lavoro degli anni Novanta è "La poesia italiana 1903-1943. Quarantuno titoli esemplari" (Marsilio 1997). Poeta, ha esordito nel 1959 con "Le feste di una città" (Quartiere).
Silvio Ramat was born in Florence. Since 1976 he has been teaching Modern and Contemporary Italian Literature at the Faculty of Arts and Philosophy in Padua. As a literary critic he was awaeded by Accademia dei Lincei in 2001; he published in 1965 a monograph on Montale (Vallecchi) and studied some of the main literary trends and figures of the 20th century ("L'ermetismo", La Nuova Italia 1969, "Storia della poesia italiana del Novecento", Mursia 1976, "Protonovecento", Il Saggiatore 1978). He focused his attention on a series of textual microcosms ("I sogni di Costantino", Mursia 1988; "Particolari", Mursia 1992). His most remarkable work of Nineties is "La poesia italiana 1903-1943. Quarantuno titoli esemplari" (Marsilio 1997). He began his career as a poet in 1959 with "Le feste di una città" (Quartiere).