15000 presenze 106 eventi
«Sempre più mi vado facendo persuaso che di certi aspetti di noi italiani noi stessi italiani non ne sappiamo niente di niente [...]. Ora mi ritrovo a Mantova dove, in una serata di luglio, alcuni mantovani fecero la bella pensata d'organizzare una specie di "festa" della letteratura, da tenersi ogni anno sul finire dell'estate» Andrea Camilleri, Il Messaggero, 14/09/1997

Possibile che una piccola città lombarda riesca ad accogliere il gotha del romanzo internazionale, a evadere dai tradizionali circuiti di promozione culturale, ad avvalersi di un volontariato appassionato per mettere insieme scrittori e lettori di mezzo mondo in una delle più belle cornici del Rinascimento? Il lancio di Festivaletteratura, nel 1997, sembra quasi una provocazione: di fronte a una formula mutuata dai paesi anglosassoni c'è chi storce il naso, chi raccoglie la sfida, chi annuncia l'alba di una piccola rivoluzione... E in men che non si dica, il festival è già realtà. Al prezzo di poche lire si assiste a un'intervista con l'autore, o a un recital all'aria aperta, riscoprendo la vocazione all'incontro degli spazi urbani, la straordinaria vitalità di Mantova e dei suoi monumenti. Nelle piazze regna un'atmosfera che inizia a far scuola: piccole e grandi realtà del territorio finanziano l'iniziativa; drappelli di volontari presidiano il centro storico; artisti e romanzieri accorrono da ogni dove, creando insieme al pubblico un'agorà delle lettere.

Accade così che lo scrittore Salman Rushdie, condannato dagli integralisti per aver firmato i Versetti satanici, abbandoni la sua scorta e si avventuri spensierato per le vie della cittadina; che i lettori dialoghino con autori del calibro di Ian McEwan, David Leavitt, Abraham B. Yehoshua, Paco Ignacio Taibo, Hanif Kureishi e Josephine Hart a margine dei loro interventi; che un cantautore come Gianmaria Testa, all'epoca ancora poco conosciuto in Italia, apra quasi in sordina la kermesse, regalando un live indimenticabile.

Caratteristica del festival, fin dagli esordi, è la rinuncia a qualsiasi formula preconcetta, la ricerca di molteplici occasioni di ritrovo: alle conversazioni con Mario Luzi, Carlo Sgorlon e Roberto Calasso, si avvicendano i monologhi teatrali di Gene Gnocchi e Alessandro Bergonzoni; alle "Storie degli altri" di Edgarda Ferri seguono gli show di Massimo Bubola e Vinicio Capossela; agli incontri di saggistica fanno da contraltare gli spettacoli e i laboratori per bambini. Gli eventi assumono da subito una dimensione performativa, intimamente connessa alla magia dei luoghi: all'ombra della cupola Sant'Andrea, Guido Ceronetti mette in scena insieme ai Sensibili di Strada la Carcassa Circense, una poetica combinazione di canti, marionette e azioni mimiche; Emilio Tadini racconta la propria arte nella Sala dei Giganti; Bianca Pitzorno e Donatella Ziliotto stregano i più piccoli sotto gli affreschi di Palazzo Ducale, mentre Pinin Carpi organizza per loro una gita nei pressi di Piazza Sordello. Alla scoperta della storia mantovana, sei distinti percorsi letterari si snodano tra i palazzi gonzagheschi e la biblioteca comunale; le letture musicali di Righi e Righe aprono al grande pubblico i giardini privati della città.

E tra mille altre sorprese, la prima edizione scorre leggera, come una sagra di paese, e si conclude lasciando la voglia di tornare l'anno successivo.
In sintesi il Festival si è articolato in 106 eventi dei quali :

24 percorsi letterari

64 incontri con/su autori

18 spettacoli teatrali/musicali

41 dedicati ai bambini

7 vari

Il Festival ha visto la partecipazione di 140 tra scrittori, artisti, autori, relatori e conduttori degli incontri.
Prenotazioni: 11.500

Biglietti venduti su prenotazione: 10.800

Biglietti omaggio (sponsor, volontari, collaboratori): 800

Biglietti venduti sul posto (stand by): 2.000

Stima presenti eventi gratuiti: 2.000

Stima di richieste respinte per esaurimento biglietti: 3.000

Pass autorità, giornalisti, editori, organizzazione: 300

Il 70% degli utenti erano donne. Il 60% provenivano da Mantova e provincia, il 40% da altre province (soprattutto Veneto, Emilia, Piemonte e Toscana e altre province della Lombardia).


Brochure programmi: 50.000

Manifesti: 2.080

Locandine: 970


Sono stati accreditati 30 editori in rappresentanza di 14 case editrici: Feltrinelli, Einaudi, Salani, Tropea, Scrittorium, Il Melangolo, Tartarughe, Giunti, Sellerio, Rizzoli, Bompiani, Mondadori, Marcos y Marcos, Adelphi.


Sono stati accreditati 130 giornalisti e 25 tra fotografi ed operatori TV. Le reti televisive che hanno trasmesso servizi sul Festival sono state 8: Rai1, Rai2, Rai3, Rai International, Canale5, Italia1, Rete4, Telemontecarlo. Le radio che hanno trasmesso servizi sono state 11.


L'Organizzazione del Festival è assicurata dal lavoro volontario, non remunerato, dei seguenti organismi:

Comitato Organizzatore di Festivaletteratura: 9 persone

Associazione Filofestival : 300 soci dei quali il 10% residenti in altre province; il Consiglio Direttivo è composto da 7 membri.

Il lavoro organizzativo si articola in :

Segreteria: 3 persone (2 volontari ed 1 professionista) per tutto il periodo dell'anno; 5 persone nel periodo da giugno a ferragosto; 20 persone fine agosto/periodo festival;

Box-office, informazioni, trasporto e accompagnamento autori, organizzazione eventi, controllo biglietti, vendita libri, accrediti, servizi vari: 130 volontari dell'Associazione Filofestival;

Ufficio Stampa: 2 professionisti e 10 volontari durante il periodo del Festival.

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