Zellini, Paolo
Persona
Paolo Zellini al Festivaletteratura 2002 - ©Festivaletteratura
Paolo Zellini è nato a Trieste nel 1946 e si è laureato in Matematica presso l'Università di Roma nel 1970. Professore di Analisi Numerica presso l'Università di Roma 2, è docente presso il CNR di Roma. Considerato da Calvino una delle migliori letture mai fatte, "La breve storia dell'infinito", che Adelphi ripropone in una nuova collana, è il libro di Zellini più conosciuto. L'autore vi racconta l'origine e l'evoluzione di questo inafferrabile concetto. Punto di partenza è l'Apeiron, l'illimitato di Anassimandro. O meglio, quello che dai presocratici ad Aristotele sarà la distinzione tra infinito potenziale, privo di limiti - come quello dei numeri razionali -, e infinito attuale, un'estensione divisibile, appunto, all'infinito, ma che può essere compreso in una totalità. La contesa tra finito e infinito, tra limitato e illimitato si avvicenda nelle ricerche e nel pensiero di autori come Bruno, Cusano, Leibniz, Hegel, Cantor, fino ad Heidegger e si intreccia nella storia con lo sviluppo della matematica. Il numero, sinonimo di misura e armonia, diventa così lo strumento privilegiato per afferrare l'infinito. Ma l'Apeiron rimane ancora oggi uno sconosciuto.
Paolo Zellini was born in Trieste in 1946 and graduated with a degree in Mathematics at the University of Rome in 1970. He is now a professor at the Univeristy of Rome and at the CNR (the Italian National Council for Scientific Research). "La breve storia dell'infinito" is his most famous work, which Calvino considered as one of the best books he had ever read. In this book, Zellini talks about the origins and the evolution of the concept of the boundless. He starts from Anaximander and the substance he called Apeiron (the boundless), a principle from which all things evolve. It all focuses on the contrast between infinite and finite matter, between limited and boundless, and deals with the theories of many philosophers, from Giordano Bruno and Cusano to Leibniz, Hegel ad Heidegger, as well as with the development of Mathematics. Numbers mean harmony, they are the means to reach the Apeiron, which - however - is still unknown.