Impastato, Giovanni
Persona
Giovanni Impastato è scrittore e fratello di Peppino, politico, attivista e conduttore radiofonico italiano, famoso per le denunce delle attività della mafia in Sicilia, che gli costarono la vita nel maggio del 1978. Ancora ragazzo Giovanni assiste alla rottura del rapporto tra il padre e il fratello che, cacciato di casa, avvia un'attività politico-culturale antimafiosa. Nel 1965 Peppino fonda il giornalino L'idea socialista e aderisce al PSIUP. Dal 1968 in poi, partecipa, con ruolo dirigente, alle attività dei gruppi di Nuova Sinistra. Conduce le lotte dei contadini espropriati per la costruzione della terza pista dell'aeroporto di Palermo, in territorio di Cinisi, degli edili e dei disoccupati. Giovanni affianca il fratello quando nel 1976 questi costituisce il gruppo Musica e cultura, che svolge attività culturali (cineforum, musica, teatro, dibattiti, ecc.) e quando nel 1977 fonda Radio Aut, radio libera autofinanziata, con cui denuncia i delitti e gli affari dei mafiosi di Cinisi e Terrasini. Nel 1978 Peppino si candida nella lista di Democrazia Proletaria alle elezioni comunali. Viene assassinato nella notte tra l'8 e il 9 maggio del 1978, nel corso della campagna elettorale, con una carica di tritolo posta sotto il corpo adagiato sui binari della ferrovia. Pochi giorni dopo, gli elettori di Cinisi votano il suo nome, riuscendo ad eleggerlo, simbolicamente, al Consiglio comunale. Sulla vicenda di Peppino Impastato è basato il film "I Cento Passi" di Marco Tullio Giordana. Dalla morte del fratello, Giovanni ha tenuto viva la memoria di Peppino scrivendo e fondando, tra le altre cose, l'Associazione Culturale Peppino Impastato.
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