Romano, Lalla
Persona
Graziella Romano, detta Lalla, nasce nel 1906 a Demonte (Cuneo). Grande appassionata di pittura, si iscrive alla facoltà di Lettere all'Università di Torino, dove si laurea nel 1928 a pieni voti con una tesi sui poeti del "dolce stilnovo". Trasferitasi a Torino, insegna storia dell'arte in vari istituti, continuando a coltivare la sua passione per la poesia e la pittura. I suoi quadri vengono esposti in diverse mostre personali e collettive.
Nel 1941 esordisce come scrittrice, pubblicando la sua prima raccolta di poesie, "Fiore". Poco dopo inizia a dedicarsi anche alla narrativa e nel 1951 pubblica "Le metamorfosi". Nel 1953 viene dato alle stampe il suo primo romanzo "Maria", che ottiene, in seguito all'elogio di Montale sul "Corriere della Sera", un notevole successo di critica, vincendo l'anno successivo il Premio Veillon. Lalla Romano riceve numerosi premi letterari, tra cui il Premio Pavese nel 1957 per il romanzo "Tetto murato", il Premio Strega nel 1969 con "Le parole tra noi leggère", best-seller dell'anno, il Premio Sebeto con la raccolta di poesie "Giovane è il tempo" e infine nel 1989 riceve il premio Procida-Isola d'Arturo/Elsa Morante con "Un sogno del Nord". La Presidenza del Consiglio le assegna la Penna d'Oro nel 1979, anno in cui pubblica il capolavoro "Una giovinezza inventata" e "Lo stregone". Negli ultimi anni ha pubblicato "Le lune di Hvar" (1991), "Ho sognato l'Ospedale" (1995), "In vacanza col buon samaritano" (1997), "L'eterno presente. Conversazione con Antonio Ria" (1998), "Dall'ombra" (1999). Muore a Milano, il 26 giugno 2001.
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