Nativi, Barbara
Persona
Barbara Nativi si avvicina al teatro come attrice alla fine degli anni Settanta, quando inizia il suo sodalizio artistico con Silvano Panichi. Nel 1982 fondano insieme il centro di ricerca e sperimentazione teatrale Laboratorio Nove, da cui cinque anni dopo nascerà la compagnia omonima. Successivamente apre il Teatro della Limonaia, di cui è fin dall'inizio direttore artistico. Debutta nella regia nel 1988, con "Da Woyzeck". Nello stesso anno fonda Intercity, la rassegna che propone messe in scena e testi teatrali contemporanei in diverse città d'Europa e dell'America, per la quale firma numerose traduzioni e regie. Tra le più significative, "Le cognate" di Michel Tremblay (1995), "Shopping & Fucking" di Mark Ravenhill (2000) e due testi di Sarah Kane "Blasted" (1997) e "Fame/Crave" (2001), che aveva ospitato a Intercity; e "Noccioline" di Fausto Paravidino (2002). Nel 1996 riceve il Premio della critica da parte dell'Associazione nazionale critici teatrali per la sua attività di regista, scrittrice e operatrice culturale nell'ambito della ricerca teatrale. Nel 1997 riceve il premio Ubu per il Festival Intercity. È morta a 54 anni dopo una lunga malattia.
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