Rea, Ermanno
Persona
Ermanno Rea al Festivaletteratura 2014 - © Festivaletteratura
Nato a Napoli nel 1927, vive a Roma. Giornalista, ha collaborato con numerosi quotidiani e periodici. La sua attività di scrittore, iniziata nella maturità, trae spunto e vigore dalla sua formazione giornalistica e dalla sua attitudine ad una appassionata e acuta analisi della realtà, ritagliandosi, come ha sottolineato Francesco Erbani, uno spazio personalissimo: «il romanzo che racconta non solo come sia andata una storia vera, ma come è lecito immaginare sia andata nelle sue pieghe più riposte e nell'animo dei protagonisti». I suoi libri partono spesso da inchieste su personaggi realmente esistiti, come quella sulla misteriosa scomparsa dell'economista Federico Caffè al centro de "L'ultima lezione", o quella su Francesca Spada e sulle vicende del Pci partenopeo ispiratrice di "Mistero Napoletano". Per "La dismissione" Rea è tornato a Napoli per seguire lo smantellamento dell'acciaieria Ilva di Bagnoli e dal romanzo ha tratto spunto il film di Gianni Amelio "La stella che non c'è" (2006). Con "Mistero Napoletano" si è aggiudicato il Premio Viareggio per la narrativa 1996; con "Fuochi fiammanti a un'hora di notte" il Premio Campiello 1999. Dal 2002 al 2007 è stato presidente della Fondazione Premio Napoli.
English version not available