112000 presenze 375 eventi
« A impressionare per la crescita sono i numeri registrati dalle, cosiddette, "piazze virtuali". Un traffico notevole che passa per il sito istituzionale e arriva fino ai social media, letteralmente presi d'assalto. Migliaia i tweet lanciati con l'hashtaga #Festlet, sia da parte della refazione che degli account dei giornali, ma anche da cittadini desiderosi di condividere, in tempo reale, i contenuti degli eventi» Emanuele Salvato, Il fatto quotidiano, 07/09/2014
Nel 2014 Festivaletteratura raggiunge la maggiore età, e con i suoi diciotto anni riafferma la passione per la narrazione che lo ha sempre contraddistinto, raccogliendo ancora una volta la sfida della ricerca di nuovi talenti della letteratura internazionale.
In quest'ottica, la diciottesima edizione lancia diverse nuove proposte, come ad esempio la brasiliana Adriana Lisboa, tra i più significativi autori under 40 dell'America Latina; Olivier Rohe, considerato una delle promesse del romanzo francese; la nigeriana NoViolet Bulawayo, entrata nella shortlist del Man Booker Prize 2013; Lavanya Sankaran, acuta interprete dell'India contemporanea e delle sue contraddizioni; Jurica Pavičić, una delle voci più impegnate e feconde della letteratura croata; il tedesco David Wagner, vincitore del Leipziger Buchpreis nel 2013; l'olandese Tommy Wieringa, che la critica europea ha paragonato a Salinger, John Irving e Paul Auster; l'autore russo-statunitense Gary Stheyngart, che con un irresistibile humour nero si è stagliato nel gotha della letteratura statunitense.
Tra gli scrittori più affermati non mancano new entry di rilievo, come l'autrice premio Pulitzer Elizabeth Strout, considerata tra le più profonde e raffinate interpreti della narrativa americana del nostro tempo, o come lo sceneggiatore premio Oscar Julian Fellowes, universalmente noto come ispiratore della serie televisiva Downton Abbey. E ancora Paolo Bacigalupi, Rafael Chirbes, Annie Ernaux, Elif Shafak, l'astro del fumetto europeo David B., l'autrice rwandese Scholastique Mukasonga e la portoghese Dulce Maria Cardoso, scrittori-viaggiatori quali Robert Macfarlane e Jean-Christophe Rufin, protagonisti della letteratura russa contemporanea del calibro di Vladimir Sorokin e Andrei Kurkov; senza dimenticare illustri saggisti come Francis Spufford, Charles King, Jerry Brotton e Jonathan Gottschall.
La città e il racconto sono le altre due parole chiave di questa edizione: reinterpretare e riscrivere un genere classico, il memoir urbano, è caratteristica comune di alcuni tra gli autori invitati. Scrive di New York e Lagos il nigeriano Teju Cole, di Sarajevo e Chicago Aleksandar Hemon, di una lunga teoria di città mediterranee – Roma, Parigi, la natia Alessandria – André Aciman. E una riflessione sul senso e sulla forma della città, è il filo conduttore degli incontri che vedono protagonisti il teorico del paesaggio Michael Jakob insieme a Luca Molinari.
Nella ricorrenza del centenario della Prima guerra mondiale, Festivaletteratura cerca poi di restituire voce e volto agli uomini gettati in battaglia, attraverso due appuntamenti che vogliono riavvicinare il grande pubblico a un evento cardine del Novecento. Da una meticolosa selezione di diari, lettere e interviste rilasciate da molti soldati dopo la guerra, presso la Cripta di San Sebastiano prende forma l'installazione Caro padre vidirò, a cura da p.o.p produzioni, dove è possibile ascoltare le voci dei tanti italiani chiamati alle armi, mentre nella Sagrestia dell'Archivio di Stato, attraverso la consultazione dei registri dei ruoli matricolari, si possono ricostruire le vicende militari di parenti e antenati che hanno partecipato alla Grande Guerra.
Sempre intorno al primo conflitto mondiale, il programma del 2014 prevede alcuni eventi di narrativa, con protagonisti Andrea Molesini, doppiamente impegnato su questo tema con Hans Tuzzi e con Fabrizio Silei, il vincitore del Premio Goncourt Pierre Lemaitre, Chiara Carminati e Pia Valentinis, e soprattutto l'anteprima nazionale di E Johnny prese il fucile, l'audiodramma tratto dall'omonimo romanzo (e poi film) di Donald Trumbo, diretto da Sergio Ferrentino e interpretato da Marco Baliani.
La memoria come narrazione orale entra a Festivaletteratura anche in un progetto finalizzato a rileggere alcune figure chiave della cultura italiana del Novecento, la cui vicenda personale è rimasta, in tutto o in parte, poco riconosciuta. Con Testimoni d'archivio Festivaletteratura punta a raccogliere, dalla viva voce di persone che sono state a lungo a loro vicine, il racconto sull'attività, sulle relazioni intellettuali, sulle passioni. Tra le altre, segnaliamo le testimonianze di Raffaella Podreider su Rosa Genoni, misconosciuta pioniera della moda italiana del Novecento, di Carlo Zucchini sulle relazioni intellettuali di Giorgio Morandi e di Cesare Gallo sull'industriale e mecenate Riccardo Gualino.
La cifra della testimonianza diretta accomuna anche altri importanti incontri, con Angela Terzani Staude "in conversazione" con i diari del marito Tiziano, o con Antonella Tarpino, Corrado Stajano e Marco Revelli che dialogano sull'eredità politica e intellettuale di Nuto Revelli. E mentre Andres Neumann racconta al pubblico le produzioni con cui ha cambiato la storia del teatro del Novecento e Italo Lupi ripercorre la sua carriera nel mondo della grafica e del design, due musicisti – Francesco De Gregori e il grande pianista Alfred Brendel – e un'autentica outsider del cinema come Lorenza Mazzetti compiono un analogo percorso tra memorie e aneddoti.
Sul filo rosso del recupero di pagine (e lezioni) del passato, altrettanto degno di nota è Il palazzo delle fiabe a cura di Luca Scarlini, uno spazio di lettura realizzato insieme ai sistemi bibliotecari della città e della provincia di Mantova, alla Biblioteca Nazionale di Firenze e ai più disparati fondi editoriali, interamente incentrato sul patrimonio della fiaba italiana d'autore del Novecento. Per cinque giorni oltre tremila tra grandi e piccini accedono alle sale del palazzo e riscoprono, in cartaceo e in digitale, il meglio della letteratura e dell'illustrazione italiana per l'infanzia tra Otto e Novecento. Nell'antistante giardino di Piazza Lega Lombarda, i volontari della Compagnia della Lettura interpretano alcune fiabe di questo straordinario repertorio, nate dal genio di autori come Ada Gobetti, Antonio Rubino, Tommaso Landolfi, Italo Calvino e Piero Chiara.
La ricerca di una forma di narrazione civile attraversa poi gli incontri sul terrorismo tra Giorgio Fontana e Benedetta Tobagi, sull'eterna emergenza migratoria tra Davide Cammarone e Andrea Segre, sulle mafie tra Salvatore Lupo e Carlo Lucarelli. E ancora gli interventi di Luciano Canfora, Piercamillo Davigo e Adriana Cavarero, e le testimonianze d'eccezione su come raccontare l'attualità attraverso lo strumento della fotografia di Monika Bulaj e di Mario Dondero.
Un percorso specifico, a cura del filosofo Roberto Casati, viene riservato alle tre parole-simbolo della Rivoluzione francese (Liberté, Egalité, Fraternité) e alle trasformazioni che l'avvento di Internet e dei nuovi media sta portando nel mondo contemporaneo. A ragionare su come sta cambiando la letteratura nell'era del web intervengono inoltre Michela Murgia e la scrittrice israeliana Miki Ben-Cnaan, che deve il proprio successo alla diffusione dei suoi romanzi attraverso internet, nonché Gianluigi Ricuperati nel suo intervento sul mondo post-letterario. Ospite d'eccezione l'intellettuale ed economista statunitense Jeremy Rifkin, che parla delle straordinarie trasformazioni in corso nella tecnologia e nella comunicazione e degli effetti dirompenti che questo potrà avere sulle organizzazioni sociali e sull'economia.
Dalla riflessione sulle conseguenze dell'era digitale sull'informazione nasce altresì il progetto Meglio di un romanzo, dedicato alle nuove forme di giornalismo narrativo. Il Festival fa conoscere al pubblico alcuni dei migliori giornalisti-narratori oggi attivi sul web o sulla carta stampata, e invita giovanissimi aspiranti giornalisti a cimentarsi con questo tipo di scrittura attraverso una call for papers – Meglio di un romanzo (in bozze) – in cui i progetti di lavoro selezionati insieme alla LUISS Creative Summer School diventano oggetto di pitching durante il Festival. Nella cinque giorni viene infine presentato Prototipi, un laboratorio di provocazioni e idee su futuribili oggetti di lettura e che insieme a Meglio di un romanzo, al focus sulla letteratura palestinese – che vede intervenire voci di spicco della letteratura araba come Suad Amiry ed Elias Khoury – e a Scritture Giovani, rientra nell'ambito delle azioni di Diciotto+, un progetto sostenuto da Fondazione Cariplo e pensato per dare più forza al Festival diventato maggiorenne.
Nel 2014 Festivaletteratura raggiunge la maggiore età, e con i suoi diciotto anni riafferma la passione per la narrazione che lo ha sempre contraddistinto, raccogliendo ancora una volta la sfida della ricerca di nuovi talenti della letteratura internazionale.
In quest'ottica, la diciottesima edizione lancia diverse nuove proposte, come ad esempio la brasiliana Adriana Lisboa, tra i più significativi autori under 40 dell'America Latina; Olivier Rohe, considerato una delle promesse del romanzo francese; la nigeriana NoViolet Bulawayo, entrata nella shortlist del Man Booker Prize 2013; Lavanya Sankaran, acuta interprete dell'India contemporanea e delle sue contraddizioni; Jurica Pavičić, una delle voci più impegnate e feconde della letteratura croata; il tedesco David Wagner, vincitore del Leipziger Buchpreis nel 2013; l'olandese Tommy Wieringa, che la critica europea ha paragonato a Salinger, John Irving e Paul Auster; l'autore russo-statunitense Gary Stheyngart, che con un irresistibile humour nero si è stagliato nel gotha della letteratura statunitense.
Tra gli scrittori più affermati non mancano new entry di rilievo, come l'autrice premio Pulitzer Elizabeth Strout, considerata tra le più profonde e raffinate interpreti della narrativa americana del nostro tempo, o come lo sceneggiatore premio Oscar Julian Fellowes, universalmente noto come ispiratore della serie televisiva Downton Abbey. E ancora Paolo Bacigalupi, Rafael Chirbes, Annie Ernaux, Elif Shafak, l'astro del fumetto europeo David B., l'autrice rwandese Scholastique Mukasonga e la portoghese Dulce Maria Cardoso, scrittori-viaggiatori quali Robert Macfarlane e Jean-Christophe Rufin, protagonisti della letteratura russa contemporanea del calibro di Vladimir Sorokin e Andrei Kurkov; senza dimenticare illustri saggisti come Francis Spufford, Charles King, Jerry Brotton e Jonathan Gottschall.
La città e il racconto sono le altre due parole chiave di questa edizione: reinterpretare e riscrivere un genere classico, il memoir urbano, è caratteristica comune di alcuni tra gli autori invitati. Scrive di New York e Lagos il nigeriano Teju Cole, di Sarajevo e Chicago Aleksandar Hemon, di una lunga teoria di città mediterranee – Roma, Parigi, la natia Alessandria – André Aciman. E una riflessione sul senso e sulla forma della città, è il filo conduttore degli incontri che vedono protagonisti il teorico del paesaggio Michael Jakob insieme a Luca Molinari.
Nella ricorrenza del centenario della Prima guerra mondiale, Festivaletteratura cerca poi di restituire voce e volto agli uomini gettati in battaglia, attraverso due appuntamenti che vogliono riavvicinare il grande pubblico a un evento cardine del Novecento. Da una meticolosa selezione di diari, lettere e interviste rilasciate da molti soldati dopo la guerra, presso la Cripta di San Sebastiano prende forma l'installazione Caro padre vidirò, a cura da p.o.p produzioni, dove è possibile ascoltare le voci dei tanti italiani chiamati alle armi, mentre nella Sagrestia dell'Archivio di Stato, attraverso la consultazione dei registri dei ruoli matricolari, si possono ricostruire le vicende militari di parenti e antenati che hanno partecipato alla Grande Guerra.
Sempre intorno al primo conflitto mondiale, il programma del 2014 prevede alcuni eventi di narrativa, con protagonisti Andrea Molesini, doppiamente impegnato su questo tema con Hans Tuzzi e con Fabrizio Silei, il vincitore del Premio Goncourt Pierre Lemaitre, Chiara Carminati e Pia Valentinis, e soprattutto l'anteprima nazionale di E Johnny prese il fucile, l'audiodramma tratto dall'omonimo romanzo (e poi film) di Donald Trumbo, diretto da Sergio Ferrentino e interpretato da Marco Baliani.
La memoria come narrazione orale entra a Festivaletteratura anche in un progetto finalizzato a rileggere alcune figure chiave della cultura italiana del Novecento, la cui vicenda personale è rimasta, in tutto o in parte, poco riconosciuta. Con Testimoni d'archivio Festivaletteratura punta a raccogliere, dalla viva voce di persone che sono state a lungo a loro vicine, il racconto sull'attività, sulle relazioni intellettuali, sulle passioni. Tra le altre, segnaliamo le testimonianze di Raffaella Podreider su Rosa Genoni, misconosciuta pioniera della moda italiana del Novecento, di Carlo Zucchini sulle relazioni intellettuali di Giorgio Morandi e di Cesare Gallo sull'industriale e mecenate Riccardo Gualino.
La cifra della testimonianza diretta accomuna anche altri importanti incontri, con Angela Terzani Staude "in conversazione" con i diari del marito Tiziano, o con Antonella Tarpino, Corrado Stajano e Marco Revelli che dialogano sull'eredità politica e intellettuale di Nuto Revelli. E mentre Andres Neumann racconta al pubblico le produzioni con cui ha cambiato la storia del teatro del Novecento e Italo Lupi ripercorre la sua carriera nel mondo della grafica e del design, due musicisti – Francesco De Gregori e il grande pianista Alfred Brendel – e un'autentica outsider del cinema come Lorenza Mazzetti compiono un analogo percorso tra memorie e aneddoti.
Sul filo rosso del recupero di pagine (e lezioni) del passato, altrettanto degno di nota è Il palazzo delle fiabe a cura di Luca Scarlini, uno spazio di lettura realizzato insieme ai sistemi bibliotecari della città e della provincia di Mantova, alla Biblioteca Nazionale di Firenze e ai più disparati fondi editoriali, interamente incentrato sul patrimonio della fiaba italiana d'autore del Novecento. Per cinque giorni oltre tremila tra grandi e piccini accedono alle sale del palazzo e riscoprono, in cartaceo e in digitale, il meglio della letteratura e dell'illustrazione italiana per l'infanzia tra Otto e Novecento. Nell'antistante giardino di Piazza Lega Lombarda, i volontari della Compagnia della Lettura interpretano alcune fiabe di questo straordinario repertorio, nate dal genio di autori come Ada Gobetti, Antonio Rubino, Tommaso Landolfi, Italo Calvino e Piero Chiara.
La ricerca di una forma di narrazione civile attraversa poi gli incontri sul terrorismo tra Giorgio Fontana e Benedetta Tobagi, sull'eterna emergenza migratoria tra Davide Cammarone e Andrea Segre, sulle mafie tra Salvatore Lupo e Carlo Lucarelli. E ancora gli interventi di Luciano Canfora, Piercamillo Davigo e Adriana Cavarero, e le testimonianze d'eccezione su come raccontare l'attualità attraverso lo strumento della fotografia di Monika Bulaj e di Mario Dondero.
Un percorso specifico, a cura del filosofo Roberto Casati, viene riservato alle tre parole-simbolo della Rivoluzione francese (Liberté, Egalité, Fraternité) e alle trasformazioni che l'avvento di Internet e dei nuovi media sta portando nel mondo contemporaneo. A ragionare su come sta cambiando la letteratura nell'era del web intervengono inoltre Michela Murgia e la scrittrice israeliana Miki Ben-Cnaan, che deve il proprio successo alla diffusione dei suoi romanzi attraverso internet, nonché Gianluigi Ricuperati nel suo intervento sul mondo post-letterario. Ospite d'eccezione l'intellettuale ed economista statunitense Jeremy Rifkin, che parla delle straordinarie trasformazioni in corso nella tecnologia e nella comunicazione e degli effetti dirompenti che questo potrà avere sulle organizzazioni sociali e sull'economia.
Dalla riflessione sulle conseguenze dell'era digitale sull'informazione nasce altresì il progetto Meglio di un romanzo, dedicato alle nuove forme di giornalismo narrativo. Il Festival fa conoscere al pubblico alcuni dei migliori giornalisti-narratori oggi attivi sul web o sulla carta stampata, e invita giovanissimi aspiranti giornalisti a cimentarsi con questo tipo di scrittura attraverso una call for papers – Meglio di un romanzo (in bozze) – in cui i progetti di lavoro selezionati insieme alla LUISS Creative Summer School diventano oggetto di pitching durante il Festival. Nella cinque giorni viene infine presentato Prototipi, un laboratorio di provocazioni e idee su futuribili oggetti di lettura e che insieme a Meglio di un romanzo, al focus sulla letteratura palestinese – che vede intervenire voci di spicco della letteratura araba come Suad Amiry ed Elias Khoury – e a Scritture Giovani, rientra nell'ambito delle azioni di Diciotto+, un progetto sostenuto da Fondazione Cariplo e pensato per dare più forza al Festival diventato maggiorenne.
In sintesi il Festival si è articolato in 239 eventi a pagamento a cui si sono aggiunti 124 eventi ad ingresso gratuito; nella totalità sono stati così suddivisi:
- 172 incontri con/su autori;
- 9 spettacoli teatrali/musicali;
- 58 incontri, spettacoli, laboratori dedicati ai bambini/ragazzi;
- 21 proiezioni del ciclo Pagine Nascoste;
- 86 Intermezzi;
- 23 Accenti;
- 4 Blurandevù;
- 2 Scritture giovani.
Il Festival ha visto la partecipazione di 381 tra scrittori, artisti, autori, relatori e conduttori degli incontri.
- 172 incontri con/su autori;
- 9 spettacoli teatrali/musicali;
- 58 incontri, spettacoli, laboratori dedicati ai bambini/ragazzi;
- 21 proiezioni del ciclo Pagine Nascoste;
- 86 Intermezzi;
- 23 Accenti;
- 4 Blurandevù;
- 2 Scritture giovani.
Il Festival ha visto la partecipazione di 381 tra scrittori, artisti, autori, relatori e conduttori degli incontri.
Biglietti staccati: 66.000
Stima dei presenti su eventi gratuiti: 53.000
Pass autorità, ospiti, giornalisti: 2.000
Visitatori unici del sito www.festivaletteratura.it tra luglio e metà settembre: 125.000 utenti unici (+6,5% rispetto all'anno scorso).
Visite del sito www.festivaletteratura.it tra luglio e metà settembre: 210.000 visite (+10% rispetto all'anno scorso).
Utenti individuali raggiunti dai contenuti della nostra pagina fan di Facebook: 700.000 utenti raggiunti (60.000 utenti coinvolti).
Il numero di download della app ufficiale: circa 8.000 (sono 5.000 della versione iOS e 3.000 della versione Android).
Visite alla sezione cento autori: 98.000
Fan della nostra pagina di Facebook: 36.214
Follower del nostro account Twitter: 17.134
Brochure programmi: 50.000 (+ 60.000 mappe) + 60.000 pdf scaricati dal nostro sito
Manifesti e locandine: 5.000
Cartoline: 8.000
Scritture giovani: 1.000
Sono stati accreditati oltre 120 rappresentanti delle 62 case editrici presenti al festival:
66thand2nd, Add, Adelphi, Alpine Studio, Atmosphere, Bao Publishing, Besa, Bollati Boringhieri, Bompiani, Chiarelettere, Coconino Press, Comma 22, Corbaccio, Donzelli, Editoriale Scienza, Edizione Dehoniane Bologna, Einaudi, Einaudi Ragazzi/el/emme, Electa, Elliot, E/o, Fazi, Feltrinelli, Garzanti, Giunti, Giuntina, Guanda, Hacca, Il Castoro, Iperborea, Il Mulino, Keller, La Nuova Frontiera, Lapis, Laterza, L'orma, Longanesi, Marcos Y Marcos, Marsilio, Metropoli d'Asia, Mondadori, Moretti & Vitali, Multiplayer, Neri Pozza, Nottetempo, Nutrimenti, O Barra O Edizioni, Odoya, Piemme, Playground, Ponte Alle Grazie, Raffaello Cortina, Rizzoli, Il Saggiatore, Salani, San Paolo, Sellerio, Sinnos, Voland, Zandonai.
158 giornalisti stampa (quotidiani, periodici, siti, agenzie stampa)
25 giornalisti televisivi
19 operatori televisivi
27 giornalisti radiofonici
27 fotografi
Gli articoli apparsi sulla stampa nazionale e locale da gennaio al 6 ottobre sono stati più di 1426 (Fonte: Eco della Stampa), a cui si aggiungono 258 articoli apparsi in rete fino al 6 ottobre per un totale di 1684 articoli.
L'Organizzazione del Festival è assicurata dal lavoro volontario, non remunerato, dei seguenti organismi:
Comitato Organizzatore di Festivaletteratura: 8 persone
Associazione Filofestival: 2974 soci dei quali circa il 35% residenti in altre province; il Consiglio Direttivo è composto da 5 membri.
Il lavoro organizzativo si articola in:
Segreteria: 8 persone più tre volontari del Programma Gioventù della Commissione Europea per tutto il periodo dell'anno; 15 persone nel periodo da giugno a ferragosto; 40 persone fine agosto/periodo festival.
Box-office, informazioni, trasporto e accompagnamento autori, organizzazione eventi, controllo biglietti, vendita libri, accrediti, servizi vari: 700 volontari dell'Associazione Filofestival.
Ufficio Stampa: 5 professionisti e novanta volontari nella redazione web durante il periodo del Festival.
Stima dei presenti su eventi gratuiti: 53.000
Pass autorità, ospiti, giornalisti: 2.000
Visitatori unici del sito www.festivaletteratura.it tra luglio e metà settembre: 125.000 utenti unici (+6,5% rispetto all'anno scorso).
Visite del sito www.festivaletteratura.it tra luglio e metà settembre: 210.000 visite (+10% rispetto all'anno scorso).
Utenti individuali raggiunti dai contenuti della nostra pagina fan di Facebook: 700.000 utenti raggiunti (60.000 utenti coinvolti).
Il numero di download della app ufficiale: circa 8.000 (sono 5.000 della versione iOS e 3.000 della versione Android).
Visite alla sezione cento autori: 98.000
Fan della nostra pagina di Facebook: 36.214
Follower del nostro account Twitter: 17.134
Brochure programmi: 50.000 (+ 60.000 mappe) + 60.000 pdf scaricati dal nostro sito
Manifesti e locandine: 5.000
Cartoline: 8.000
Scritture giovani: 1.000
Sono stati accreditati oltre 120 rappresentanti delle 62 case editrici presenti al festival:
66thand2nd, Add, Adelphi, Alpine Studio, Atmosphere, Bao Publishing, Besa, Bollati Boringhieri, Bompiani, Chiarelettere, Coconino Press, Comma 22, Corbaccio, Donzelli, Editoriale Scienza, Edizione Dehoniane Bologna, Einaudi, Einaudi Ragazzi/el/emme, Electa, Elliot, E/o, Fazi, Feltrinelli, Garzanti, Giunti, Giuntina, Guanda, Hacca, Il Castoro, Iperborea, Il Mulino, Keller, La Nuova Frontiera, Lapis, Laterza, L'orma, Longanesi, Marcos Y Marcos, Marsilio, Metropoli d'Asia, Mondadori, Moretti & Vitali, Multiplayer, Neri Pozza, Nottetempo, Nutrimenti, O Barra O Edizioni, Odoya, Piemme, Playground, Ponte Alle Grazie, Raffaello Cortina, Rizzoli, Il Saggiatore, Salani, San Paolo, Sellerio, Sinnos, Voland, Zandonai.
158 giornalisti stampa (quotidiani, periodici, siti, agenzie stampa)
25 giornalisti televisivi
19 operatori televisivi
27 giornalisti radiofonici
27 fotografi
Gli articoli apparsi sulla stampa nazionale e locale da gennaio al 6 ottobre sono stati più di 1426 (Fonte: Eco della Stampa), a cui si aggiungono 258 articoli apparsi in rete fino al 6 ottobre per un totale di 1684 articoli.
L'Organizzazione del Festival è assicurata dal lavoro volontario, non remunerato, dei seguenti organismi:
Comitato Organizzatore di Festivaletteratura: 8 persone
Associazione Filofestival: 2974 soci dei quali circa il 35% residenti in altre province; il Consiglio Direttivo è composto da 5 membri.
Il lavoro organizzativo si articola in:
Segreteria: 8 persone più tre volontari del Programma Gioventù della Commissione Europea per tutto il periodo dell'anno; 15 persone nel periodo da giugno a ferragosto; 40 persone fine agosto/periodo festival.
Box-office, informazioni, trasporto e accompagnamento autori, organizzazione eventi, controllo biglietti, vendita libri, accrediti, servizi vari: 700 volontari dell'Associazione Filofestival.
Ufficio Stampa: 5 professionisti e novanta volontari nella redazione web durante il periodo del Festival.