Nielsen, Susin
Persona
«Ho sempre desiderato essere una scrittrice, a eccezione degli anni in cui volevo fare l'attrice. Mi sarebbe piaciuto essere Anita in "West Side Story", solo che avevo davanti tre piccoli ostacoli: non sapevo cantare, non sapevo ballare e sapevo recitare in modo appena accettabile». Messi da parte i sogni di palcoscenico - che di tanto in tanto riaffiorano ironicamente nelle sue opere - Susy Nielsen ha realizzato un sogno ancor più grande: quello di raccontare con affetto, arguzia e sarcasmo i piccoli grandi drammi dei giovani pre-adolescenti protagonisti dei suoi primi tre romanzi ("Lo sfigato", "Caro George Clooney, puoi sposare la mamma?" e il recente "Siamo tutti fatti di molecole"), segnati da un ritmo incalzante, da dialoghi perfetti - complice la sua pluriennale esperienza come sceneggiatrice televisiva - e da imprese impossibili, come ad esempio quella di salvare la propria famiglia (o quel che ne resta). Finora le peripezie di Ambrose, Violet, Stewart e Ashley hanno convinto i suoi lettori privilegiati, che potrebbero essere compagni di banco dei personaggi nati dalla sua immaginazione.
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