Arminio, Franco
Persona
Arminio Franco al Festivaletteratura 2017 - ©Festivaletteratura
«È necessario che ognuno di noi scriva il suo romanzo civile, fatto di sogno e ragione. Basta andare dietro il paesaggio, misurarne con calma le luci e le ombre. Non c'è bisogno di alcun giudizio preordinato. Le cose si riveleranno per quello che sono». Nato nel 1960 a Bisaccia, in Irpinia d'Oriente, dove vive e lavora, Franco Arminio ama definirsi «paesologo». I rilievi e le parole della sua terra hanno sagomato la sua poetica, ispirando un impegno indefesso a difesa dei piccoli paesi e della memoria collettiva di un territorio dimenticato. Accanto a un'incisiva opera fotografica e documentaristica, a numerosi interventi sui giornali e sul web e all'ideazione di progetti come La casa della Paesologia a Trevico e il festival La Luna e i Calanchi ad Aiano, dagli anni Ottanta a oggi ha pubblicato una ventina di libri, tra i quali "Vento forte tra Lacedonia e Candela" (2009), "Terracarne" (2011), "Cartoline dai morti" (2010, Premio Stephen Daedalus), "Geografia commossa dell'Italia interna" (2013) e "Nuove cartoline dai morti" (2016). Nelle due sezioni che compongono "Cedi la strada agli alberi" (2017) ha raccolto parte delle sue poesie.(foto: © Leonardo Cendamo)
«We all need to write our civil novel, made up of dreams and reason. You just need to go behind the scenery, calmly measure the lights and shadows. There is no need for any preordained judgement. Things will reveal themselves for what they are». Born in 1960 in Bisaccia, Irpinia d'Oriente, where he lives and works, Franco Arminio likes to be known as a «landscapologist». The reliefs and words of his land have shaped his poetry, inspiring a tireless commitment to the defence of small towns and the collective memory of a forgotten territory. Together with his work as a photographer and documentary maker, numerous pieces in newspapers and online and the founding of projects such as La casa della Paesologia in Trevico and the La Luna e i Calanchi festival in Aiano, he has published twenty books since the 1980s, including "Vento forte tra Lacedonia e Candela" (2009), "Terracarne" (2011), "Cartoline dai morti" (2010, Premio Stephen Daedalus), "Geografia commossa dell'Italia interna" (2013) and "Nuove cartoline dai morti" (2016). Two sections of "Cedi la strada agli alberi" (2017) contain a selection of his poems.(photo: © Leonardo Cendamo)