Čolić, Velibor
Persona
Colic Velibor al Festivaletteratura 2017 - ©Festivaletteratura
Velibor Čolić è nato nel 1964 in Bosnia. Nel caos della guerra civile jugoslava, l'allora giovane cronista radiofonico e scrittore di fama è forzato ad arruolarsi nell'esercito croato-bosniaco e diventa testimone della pulizia etnica, degli omicidi di massa e delle atrocità commesse nelle trincee e nei villaggi. Diserta dall'esercito nel 1992 ma viene catturato prima di riuscire a fuggire. Ripara poi in Francia come rifugiato politico e lavora in una libreria di Strasburgo. Già autore di cinque libri in serbo-croato, da allora sceglie di combattere l'estremismo e l'odio di cui solo l'umanità è capace attraverso la letteratura, facendo propria la lingua del suo esilio. "Arcangeli" è il suo primo libro scritto in francese. Seguono "Gesù e Tito" (2010), in cui rivivono come all'interno di un album fotografico le memorie di un paese smembrato; "Sarajevo Omnibus (2012), che guarda alla storia dei Balcani all'alba della Grande Guerra; la commedia nera "Ederlezi" (2014). Nel 2016 firma "Manuale d'esilio", un intenso e ironico romanzo autobiografico sulle peripezie di un giovane ambizioso costretto in poco tempo a divenire un numero tra i rifugiati e a ricominciare tutto daccapo. L'edizione italiana dell'opera arriva a Mantova in prima assoluta.
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