Temelkuran, Ece
Persona
Ece Temelkuran al Festivaletteratura 2019 - ©Festivaletteratura
Giornalista, commentatrice e acuta interprete della politica turca e internazionale degli ultimi due decenni, Ece Temelkuran, classe 1973, ha lavorato per anni presso importanti testate quali Milliyet e Habertürk. I suoi articoli di denuncia nei confronti del regime di Erdogan e del nazionalismo turco, della repressione nei confronti dei giovani di Gezi Park, della negazione del genocidio armeno e dei massacri perpetrati a danno dei curdi al confine tra Turchia, Siria e Iraq, oltre che provocare il suo licenziamento da Habertürk l'hanno indotta a lasciare la Turchia. Oggi collabora con alcuni tra i principali media internazionali (dalla Cnn al Guardian e al New York Times) e i suoi testi vengono ripresi da numerosi giornali. È inoltre una delle giornaliste più seguite su Twitter, con più di due milioni di follower. Autrice di romanzi e raccolte di racconti, in Italia è nota soprattutto per Turchia folle e malinconica (2018), un memoir in cui rievoca la storia del suo paese natale, e per Come sfasciare un paese in sette mosse (2019), una denuncia contro i nazionalismi e i populismi della contemporaneità che parte dal caso turco e dalla tesi che esso «sia tutt'altro che un'eccezione legata alla religione musulmana o ad una visione autoritaria tipicamente orientale, ma rappresenti piuttosto un possibile modello per tutte le nuove destre che intendano intraprendere "la via che porta dal populismo alla dittatura"» (Guido Caldiron sul manifesto). Nell'arco della sua carriera ha vinto l'Edinburgh International Book Festival First Book Award e l'Ambassador of New Europe Award ed è stata per due volte classificata tra le dieci persone più influenti dei social media.