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Nel 2019 il Festival si colora di tanti nuovi ospiti internazionali e dell’inserimento in programma di un numero sempre più consistente di eventi in lingua senza traduzione, volti a ridurre ulteriormente la distanza tra il pubblico e l’autore. Il parterre degli scrittori stranieri è segnato dalla prima volta a Mantova della narratrice canadese Margaret Atwood, intervenuta pochi giorni prima dell’uscita dell’attesissimo seguito del suo bestseller Il racconto dell’ancella; della giovane Valeria Luiselli, testimone appassionata delle migrazioni contemporanee al confine tra Messico e Stati Uniti nel suo Archivio dei bambini perduti; di Uwe Timm, decano della narrativa tedesca contemporanea; dello spagnolo Manuel Vilas; di Nicolas Mathieu, Éric Chevillard e dello scrittore Prix Goncourt Eric Vuillard, tre nomi di punta della nuova scena letteraria francese; del fotografo e scrittore di origini libanesi Rawi Hage; del narratore e attivista turco Burhan Sönmez e della popolare giornalista Ece Temelkuran, nota per le sue brillanti analisi della politica internazionale degli ultimi due decenni; dell’esordiente Gail Honeyman, amata da migliaia di lettori in tutto il mondo grazie al bestseller Eleanore Oliphant; di Annalena McAfee – firma di punta della stampa letteraria inglese – e del suo connazionale David Nicholls.
Sul solco del romanzo americano e di memoir capaci di immortalare i volti, le voci e le contraddizioni storiche di un grande paese si segnalano invece gli interventi di Dorothy Allison, Salvatore Scibona, Benjamin Taylor, del premio Pulitzer Colson Whitehead e di Dave Eggers e Joshua Cohen. Anche la giallistica e letteratura del mistero tengono favolosamente il banco grazie a un nuovo incontro con Jeffery Deaver, esponente di punta del thriller mondiale, all’esordio mantovano del tedesco Harald Gilbers, autore di gialli ambientati in una Germania hitleriana ormai prossima alla caduta, agli italiani Marcello Simoni, Gesuino Nemus e Gianni Farinetti.
Tra i ritorni a Festivaletteratura, spiccano quelli del premio Nobel Wole Soyinka con la sua magistrale testimonianza sul significato della militanza intellettuale oggi; di Ian McEwan nell’incontro di chiusura dell’edizione; della narratrice turca Elif Shafak e dell’israeliano Abraham B. Yehoshua, che tenne a battesimo Festivaletteratura nel 1997; di Alan Hollinghurst, Jonas Hassen Khemiri, Jonathan Safran Foer e Howard Jacobson; di Pilar del Rio, giornalista e traduttrice spagnola nonché vedova di José Saramago, che ha ricordato il Nobel portoghese e il suo passaggio mantovano nel lontano ’98.
È un anno particolare anche per la città in libri, che nel 2019 approda sull’altra sponda dell’Adriatico e sbarca a Tirana, esplorando i fortissimi legami, tanto nel passato che nel presente, tra l’Italia e il Paese delle Aquile. Alla Tenda dei libri, per cinque giorni, alcuni dottorandi e ricercatori di lingua e letteratura albanese e arbëreshë guidano il pubblico tra i libri e le testimonianze di una capitale contemporanea, che in appena cento anni ha espresso storie e voci memorabili all’ombra dei totalitarismi, mentre altrove spiccano le vivide testimonianze di scrittori albanesi come Fatos Kongoli e Virgjil Muçi; del curatore del progetto Luca Scarlini in dialogo con Persida Asllani dell’architetta Elisabetta Terragni, che insieme a Giovanni Franziano parla della riconversione di spazi dal forte valore simbolico come l’ex sede della polizia segreta e la casa museo di Kadare; della musicista Elina Duni, protagonista di un indimenticabile concerto in solo al Teatro Bibiena, incentrato sui tanti fili sonori che a ogni latitudine uniscono le emozioni di chi emigra.
Al destino incerto dell’Europa, ma anche al suo passato caratterizzato da crisi identitarie, rotte commerciali, sentieri religiosi e derive autoritarie, guardano gli appuntamenti con Amin Maalouf, il grande intellettuale d'origine libanese e accademico di Francia, ma anche le riflessioni storiche tracciate da Dino Baldi, Paolo Rumiz, Alessandro Vanoli, Bergsveinn Birgisson, Emilio Gentile, Siegmund Ginzberg, e molti altri. Cruciale anche il tema delle migrazioni, a partire dagli incontri di Meglio di un romanzo con protagonista il reportage Sotto sfratto di Francesca Cicculli, sviluppato sul sito di Festialetteratura e su Code Magazine nel 2019, passando per le indagini di Francesca Mannocchi e Lorenzo Tondo sui traffici di esseri umani che solcano il Mediterraneo, nonché i racconti di molti narratori – da Narine Abgarjan a Nadeem Aslam, da Alex Capus a Slavenka Drakuli, Burhan Sönmez.
Nel corso della ventiduesima edizione si entra pienamente nel vivo anche nel cuore del progetto europeo Read On, coinvolgendo sempre più nella programmazione del Festival il pubblico adolescente. Al Consorzio di Bonifica in Piazza Broletto viene allestita una Read On Station aperta tutto il giorno, dove i ragazzi vengono invitati a partecipare col supporto di giovani volontari loro coetanei a Book Review, Fanfiction Lab e a molte altre attività che passano attraverso il sito readon.eu. Alla Read On Station si insediano inoltre un infopoint sulle attività del progetto rivolto a insegnanti, bibliotecari e tutti coloro che lavorano tra libri e ragazzi; la centrale operativa di Blurandevù e il laboratorio EU Dreamers di Passports, in cui una redazione di giovani volontari coordinati da Veronica Fernandes ed Esperance Ripanti viene chiamata a interrogarsi su come sarà l’Europa del futuro, coinvolgendo gli autori presenti al Festival attraverso brevi interviste. Read On Station ospita anche diversi laboratori e attività gratuiti, come la Fabbrica delle strisce di My Life in Strips (workshop condotti da quattro prestigiosi fumettisti e illustratori presenti al Festival: Elisa Macellari, Lorenzo Ghetti, Steven Guarnaccia e Vanna Vinci); i corsi di recensioni web Diredilibri tenuti da Chiara Valerio, Matteo Biagi e Giuliana Facchini; nonché il Save My Story live, in cui Marco Magnone prova di coinvolgere i giovani lettori per sbrogliare la matassa di una storia a cui sta lavorando. Read On Station ospita anche una biblioteca con i libri preferiti dai ragazzi che hanno partecipato ad Anthology e a Read More. Nello stesso spazio diventa attivo un infopoint sulle attività di Read On rivolto a insegnanti, bibliotecari e tutti coloro che lavorano tra libri e ragazzi.
Il Chiostro del Museo Diocesano si trasforma infine in uno spazio eventi tutto orientato agli adolescenti, con un programma di appuntamenti che – tenendo le porte aperte agli adulti – accoglie proposte e indicazioni raccolte grazie a Read On durante il corso dell’anno. Qui si tengono tutti gli incontri targati Read On: la striscia di interviste di blurandevù (con Licia Troisi, Ghemon, Lella Costa e Nicolas Mathieu; la votazione finale di Anthology!2019 – dedicata all'amore – con la partecipazione speciale di Alberto Manguel e Chiara Valerio; l'evento clou di Fanfiction lab alla presenza di Jonathan Stroud, che per l’occasione ha messo a disposizione dei suoi giovani fan la sua celebre saga di Bartimeus; la "premiazione" dei migliori lavori di My Life in Strips 2019; e ancora il dialogo intergenerazionale e interculturale tra Anna Osei, Elisa Macellari ed Elvira Muji per Passports, e un'indagine su come i libri per adolescenti possano fare da ponte tra ragazzi e adulti a casa, a scuola e in biblioteca coordinata da Giuliana Facchini e Davide Longo. Tra gli ospiti internazionali più attesi spiccano la svedese Frida Nilsson, Annette Herzog e Rasmus Bregnhøi; e ancora la scrittrice statunitense Meg Wolitzer, che con Marco Magnone parla del complicato passaggio verso l'età adulta. Nell’ambito del fumetto, si inseriscono in questo spazio il messicano Tony Sandoval, autore di graphic novel perennemente in bilico tra il gotico e il fantastico, e il bolognese Lorenzo Ghetti. Luigi Ballerini e Marco Dotti tengono poi un incontro sull’uso del denaro e il significato del lavoro tra i giovanissimi, mentre Gigliola Alvisi e Francesco Cavalli – accompagnati dal musicista Stefano Boccafoglia – rievocano la figura di Ilaria Alpi in un pomeriggio di letture e musica.
Sul solco del romanzo americano e di memoir capaci di immortalare i volti, le voci e le contraddizioni storiche di un grande paese si segnalano invece gli interventi di Dorothy Allison, Salvatore Scibona, Benjamin Taylor, del premio Pulitzer Colson Whitehead e di Dave Eggers e Joshua Cohen. Anche la giallistica e letteratura del mistero tengono favolosamente il banco grazie a un nuovo incontro con Jeffery Deaver, esponente di punta del thriller mondiale, all’esordio mantovano del tedesco Harald Gilbers, autore di gialli ambientati in una Germania hitleriana ormai prossima alla caduta, agli italiani Marcello Simoni, Gesuino Nemus e Gianni Farinetti.
Tra i ritorni a Festivaletteratura, spiccano quelli del premio Nobel Wole Soyinka con la sua magistrale testimonianza sul significato della militanza intellettuale oggi; di Ian McEwan nell’incontro di chiusura dell’edizione; della narratrice turca Elif Shafak e dell’israeliano Abraham B. Yehoshua, che tenne a battesimo Festivaletteratura nel 1997; di Alan Hollinghurst, Jonas Hassen Khemiri, Jonathan Safran Foer e Howard Jacobson; di Pilar del Rio, giornalista e traduttrice spagnola nonché vedova di José Saramago, che ha ricordato il Nobel portoghese e il suo passaggio mantovano nel lontano ’98.
È un anno particolare anche per la città in libri, che nel 2019 approda sull’altra sponda dell’Adriatico e sbarca a Tirana, esplorando i fortissimi legami, tanto nel passato che nel presente, tra l’Italia e il Paese delle Aquile. Alla Tenda dei libri, per cinque giorni, alcuni dottorandi e ricercatori di lingua e letteratura albanese e arbëreshë guidano il pubblico tra i libri e le testimonianze di una capitale contemporanea, che in appena cento anni ha espresso storie e voci memorabili all’ombra dei totalitarismi, mentre altrove spiccano le vivide testimonianze di scrittori albanesi come Fatos Kongoli e Virgjil Muçi; del curatore del progetto Luca Scarlini in dialogo con Persida Asllani dell’architetta Elisabetta Terragni, che insieme a Giovanni Franziano parla della riconversione di spazi dal forte valore simbolico come l’ex sede della polizia segreta e la casa museo di Kadare; della musicista Elina Duni, protagonista di un indimenticabile concerto in solo al Teatro Bibiena, incentrato sui tanti fili sonori che a ogni latitudine uniscono le emozioni di chi emigra.
Al destino incerto dell’Europa, ma anche al suo passato caratterizzato da crisi identitarie, rotte commerciali, sentieri religiosi e derive autoritarie, guardano gli appuntamenti con Amin Maalouf, il grande intellettuale d'origine libanese e accademico di Francia, ma anche le riflessioni storiche tracciate da Dino Baldi, Paolo Rumiz, Alessandro Vanoli, Bergsveinn Birgisson, Emilio Gentile, Siegmund Ginzberg, e molti altri. Cruciale anche il tema delle migrazioni, a partire dagli incontri di Meglio di un romanzo con protagonista il reportage Sotto sfratto di Francesca Cicculli, sviluppato sul sito di Festialetteratura e su Code Magazine nel 2019, passando per le indagini di Francesca Mannocchi e Lorenzo Tondo sui traffici di esseri umani che solcano il Mediterraneo, nonché i racconti di molti narratori – da Narine Abgarjan a Nadeem Aslam, da Alex Capus a Slavenka Drakuli, Burhan Sönmez.
Nel corso della ventiduesima edizione si entra pienamente nel vivo anche nel cuore del progetto europeo Read On, coinvolgendo sempre più nella programmazione del Festival il pubblico adolescente. Al Consorzio di Bonifica in Piazza Broletto viene allestita una Read On Station aperta tutto il giorno, dove i ragazzi vengono invitati a partecipare col supporto di giovani volontari loro coetanei a Book Review, Fanfiction Lab e a molte altre attività che passano attraverso il sito readon.eu. Alla Read On Station si insediano inoltre un infopoint sulle attività del progetto rivolto a insegnanti, bibliotecari e tutti coloro che lavorano tra libri e ragazzi; la centrale operativa di Blurandevù e il laboratorio EU Dreamers di Passports, in cui una redazione di giovani volontari coordinati da Veronica Fernandes ed Esperance Ripanti viene chiamata a interrogarsi su come sarà l’Europa del futuro, coinvolgendo gli autori presenti al Festival attraverso brevi interviste. Read On Station ospita anche diversi laboratori e attività gratuiti, come la Fabbrica delle strisce di My Life in Strips (workshop condotti da quattro prestigiosi fumettisti e illustratori presenti al Festival: Elisa Macellari, Lorenzo Ghetti, Steven Guarnaccia e Vanna Vinci); i corsi di recensioni web Diredilibri tenuti da Chiara Valerio, Matteo Biagi e Giuliana Facchini; nonché il Save My Story live, in cui Marco Magnone prova di coinvolgere i giovani lettori per sbrogliare la matassa di una storia a cui sta lavorando. Read On Station ospita anche una biblioteca con i libri preferiti dai ragazzi che hanno partecipato ad Anthology e a Read More. Nello stesso spazio diventa attivo un infopoint sulle attività di Read On rivolto a insegnanti, bibliotecari e tutti coloro che lavorano tra libri e ragazzi.
Il Chiostro del Museo Diocesano si trasforma infine in uno spazio eventi tutto orientato agli adolescenti, con un programma di appuntamenti che – tenendo le porte aperte agli adulti – accoglie proposte e indicazioni raccolte grazie a Read On durante il corso dell’anno. Qui si tengono tutti gli incontri targati Read On: la striscia di interviste di blurandevù (con Licia Troisi, Ghemon, Lella Costa e Nicolas Mathieu; la votazione finale di Anthology!2019 – dedicata all'amore – con la partecipazione speciale di Alberto Manguel e Chiara Valerio; l'evento clou di Fanfiction lab alla presenza di Jonathan Stroud, che per l’occasione ha messo a disposizione dei suoi giovani fan la sua celebre saga di Bartimeus; la "premiazione" dei migliori lavori di My Life in Strips 2019; e ancora il dialogo intergenerazionale e interculturale tra Anna Osei, Elisa Macellari ed Elvira Muji per Passports, e un'indagine su come i libri per adolescenti possano fare da ponte tra ragazzi e adulti a casa, a scuola e in biblioteca coordinata da Giuliana Facchini e Davide Longo. Tra gli ospiti internazionali più attesi spiccano la svedese Frida Nilsson, Annette Herzog e Rasmus Bregnhøi; e ancora la scrittrice statunitense Meg Wolitzer, che con Marco Magnone parla del complicato passaggio verso l'età adulta. Nell’ambito del fumetto, si inseriscono in questo spazio il messicano Tony Sandoval, autore di graphic novel perennemente in bilico tra il gotico e il fantastico, e il bolognese Lorenzo Ghetti. Luigi Ballerini e Marco Dotti tengono poi un incontro sull’uso del denaro e il significato del lavoro tra i giovanissimi, mentre Gigliola Alvisi e Francesco Cavalli – accompagnati dal musicista Stefano Boccafoglia – rievocano la figura di Ilaria Alpi in un pomeriggio di letture e musica.
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In sintesi il Festival si è articolato in 249 eventi a pagamento a cui si sono aggiunti 81 eventi ad ingresso gratuito; nella totalità sono stati così suddivisi:
- 150 incontri con/su autori
- 17 spettacoli teatrali/musicali
- 71 incontri, spettacoli, laboratori dedicati ai bambini/ragazzi
- 20 proiezioni del ciclo Pagine Nascoste
- 37 intermezzi
- 31 accenti
- 4 blurandevù
- 4 spazi aperti tutto il giorno con installazioni e laboratori
Il Festival ha visto la partecipazione di oltre 380 tra scrittori, artisti, autori, relatori e conduttori degli incontri.
Biglietti staccati: 63.500
Stima dei presenti su eventi gratuiti: 59.000
pass autorità, ospiti: 1.000
oltre 110 rappresentanti di 72 case editrici
visitatori unici del sito www.festivaletteratura.it tra luglio e metà settembre: 131.000
Oltre 8.500 ascolti dei materiali audio a disposizione on-line da gennaio a fine settembre
pagine visualizzate 900.000
fan della nostra pagina Facebook: 64.000
utenti raggiunti: 170.000
interazioni con i post: 66.000
follower del nostro account: 27.300
tweet dell'account @festletteratura sono stati visualizzati 450.000 volte
tweet contenenti l'hashtag ufficiale #FestLet o la menzione all'account ufficiale: oltre 2000
Follower del nostro account instagram: 13.600
Visualizzazioni delle foto e delle stories: 500.000
Brochure programmi: 20.000
Mappe programma: 35.000
Download programma: 60.000
Visualizzazioni di pagina del programma online: 244.000
Manifesti e locandine: 4.000
Cartoline: 6.000
Download della app ufficiale: oltre 10.000
Sono stati accreditati oltre 110 rappresentanti delle 72 case editrici presenti al festival:
66thand2nd, Aboca, ADD, Adelphi, Baldini Castoldi, Bao Publishing, Becco Giallo, Besa, Black Coffee, Bollati Boringhieri, Bompiani, Bottega Errante, Francesco Brioschi, Business Unit Ragazzi, Clichy, Coconino Press, Codice Edizioni, Contrasto, De Agostini, Donzelli Editore, Ediciclo, Ediesse, Editoriale Scienza, Edizione dell'Asino, Egea, Einaudi, Einaudi ragazzi/EL/Emme, Elliot/Castelvecchi, Emons, E/O, Exorma, Feltrinelli, Garzanti, Giuntina, Guanda, Harper Collins, Il Castoro, Il Saggiatore, Iperborea, Il Mulino, Italo Svevo, Keller, Jaca Book, La Nave di Teseo, La Nuova Frontiera, Laterza, Longanesi, Marcos y Marcos, Marsilio, Minimum Fax, Mondadori, NN, Neri Pozza, Newton Compton, Nottetempo, Nutrimenti, Oblomov, Playground, Ponte Alle Grazie, Prehistorica, Quodlibet, Raffaello Cortina, Rizzoli, Rubbettino, San Paolo, Sellerio, Sinnos, Solferino, Sperling/Frassinelli, SUR, Tunue, Vita & Pensiero.
162 giornalisti stampa (quotidiani, periodici, siti, agenzie stampa)
16 giornalisti televisivi
13 operatori televisivi
16 giornalisti radiofonici
29 fotografi
Gli articoli apparsi sulla stampa nazionale e locale da gennaio al 16 settembre 2019 sono stati più di 1187 (Fonte: Eco della Stampa), a cui si aggiungono 330 articoli apparsi in rete fino al 16 settembre per un totale di 1517 articoli.
Stima dei presenti su eventi gratuiti: 59.000
pass autorità, ospiti: 1.000
oltre 110 rappresentanti di 72 case editrici
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