Shalev, Zeruya

Persona

Zeruya Shalev è nata in un kibbutz nel 1959. Ha svolto studi sulla Bibbia e sulla Sacra Scrittura. Attualmente vive a Gerusalemme, dove lavora come scrittrice e come editrice, pubblicando poesie e romanzi. Per Una relazione intima, che ha scalato i vertici delle classifiche in Israele, è stata insignita del Golden Book Prize dell'Unione dei editori israeliani e dell'Ashman Prize. È, con Amos Oz e David Grossman, tra gli autori israeliani più letti nel mondo. In italiano, oltre al già citato Una relazione intima, sono stati tradotti: Una storia coniugale (Frassinelli, 2001), Il bambino della mamma (Mondadori, 2004), Dopo l'abbandono (Frassinelli, 2007), Quel che resta della vita (Feltrinelli, 2013), che le è valso il Premio Femina Étranger e il Premio Roma; Dolore (Feltrinelli, 2016) e Stupore (Feltrinelli, 2022), romanzo, quest'ultimo, in cui l'autrice, con la sua prosa dolente e cristallina, interpreta ancora una volta il presente e il recente passato del proprio Paese sotto la lente, intima e talvolta spietata, dei legami famigliari. «Ho letto Stupore – ha asserito Eshkol Nevo – col fiato sospeso e l'ho finito con una sensazione di redenzione. Insieme a Margaret Atwood e Alice Munro, Zeruya Shalev è una delle voci più importanti che scrivono sulle paure delle donne, i loro desideri e il loro bisogno di libertà».

(foto: © Leonardo Céndamo)

Bibliografia

Una relazione intima, Frassinelli, 2000 (2003)

Una storia coniugale, Frassinelli, 2001 (2003)

Il bambino della mamma, Mondadori, 2004

Dopo l'abbandono, Frassinelli, 2007

Quel che resta della vita, Feltrinelli, 2013

Dolore, Feltrinelli, 2016

Stupore, Feltrinelli, 2022

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