Del Amo, Jean-Baptiste
Jean-Baptiste Del Amo è lo pseudonimo dello scrittore francese Jean-Baptiste Garcia, classe 1981. A soli 25 anni vince in Francia il primo premio come Jeune écrivain de langue française con Ne rien faire, un breve racconto sulla sua esperienza in Africa con un'associazione di lotta contro l'HIV. Nel 2008 pubblica per Gallimard la sua opera d'esordio, Un'educazione libertina (Neri Pozza, 2019), «scandaloso romanzo di formazione, che traccia l'ascesa e la caduta di un uomo reso schiavo dalla carne», con cui si aggiudica il Premio Laurent-Bonelli e il Prix Fénéon. La sua scrittura viene spesso paragonata dai critici a quella di altri grandi scrittori francesi come Flaubert e Dumas, e sfoggia una prosa e una voce letteraria originale, matura. Nel 2010 esce il suo secondo romanzo, Il sale, ambientato sempre in Francia nella cittadina di Sète, in cui vengono toccati temi profondi come «la morte, l'identità, il corpo e la malattia, la sessualità e l'omosessualità, la forza annichilente della memoria». Nel 2013 pubblica Pornographia, storia di un vagabondaggio nell'isola di Cuba. In seguito firma Regno animale (2016, Prix du Livre Inter) – «un grande romanzo sulla deriva dell'umanità nel suo selvaggio accanimento nei confronti della natura e del mondo naturale» – e nel 2021 Il figlio dell'uomo, tradotto in Italia da Neri Pozza nel 2023, in cui riprende alcuni dei temi cari alla sua scrittura: la violenza intergenerazionale, il confronto aspro e tragico fra padre, figlio e madre, la ricostruzione di una famiglia che non c'è mai stata.
(foto: © Giliola Chistè)