Martone, Mario
Regista e sceneggiatore teatrale e cinematografico, è nato il 20 novembre 1959 a Napoli. La sua opera artistica gli è valsa vari riconoscimenti, tra i quali due David di Donatello e tre Nastri d'Argento. Fondatore del gruppo Falso Movimento e Teatri Uniti, è cresciuto grazie al teatro e ha sperimentato diverse forme espressive fino al debutto al cinema con il bellissimo Morte di un matematico napoletano (1992), ispirato dalla biografia del matematico Renato Caccioppoli e forte della memorabile interpretazione di Carlo Cecchi. Nel 1994, assieme a Silvio Soldini e Paolo Rosa, partecipa al progetto Miracoli – Storia per corti. Del 1995 è il film di culto L'amore molesto, tratto dal romanzo omonimo di Elena Ferrante e vincitore del David di Donatello. Dopo aver diretto uno degli episodi dell'opera collettiva I Vesuviani (1997), firma il lungometraggio Teatro di guerra (1998), indimenticabile trasposizione della tragedia greca I sette contro Tebe nel conflitto della ex Iugoslavia. Dal 1999-2001 è direttore artistico del Teatro Argentina di Roma e dal 2003 diviene condirettore del Teatro Stabile di Napoli. Gli anni Duemila vedono la genesi dei lungometraggi L'odore del sangue (2004, tratto dal romanzo di Goffredo Parise) e di uno dei progetti più imponenti della sua carriera, Noi credevamo (2010), grande epopea del Risorgimento italiano letta attraverso i destini e le amare disillusioni di tre rivoluzionari del Mezzogiorno. Del 2014 è invece il film su Giacomo Leopardi Il giovane favoloso, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia tra consensi di pubblico e critica e vincitore di vari David di Donatello. Nel 2018 esce Capri-Revolution, in concorso alla 75ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, con protagonista Marianna Fontana, mentre nel 2021, ancora una volta a Venezia, presenta Qui rido io, con protagonista Toni Servillo e vincitore nel 2022 del Premio per la migliore sceneggiatura ai Nastri d'Argento . Nello stesso anno presenta al Festival di Cannes la sua personale trasposizione del romanzo di Ermanno Rea, Nostalgia, con Pierfrancesco Favino nel ruolo del protagonista. Nel 2023 dirige il documentario su Massimo Troisi Laggiù qualcuno mi ama, scritto in collaborazione con Anna Pavignano.