Bellocchio, Violetta

Persona

Scrittrice, traduttrice e docente italiana, Violetta Bellocchio (1977) ha debuttato nel 2009 con il romanzo Sono io che me ne vado (Mondadori), avviando un percorso letterario fortemente autobiografico e sperimentale. Nel 2014 ha pubblicato, sempre per Mondadori, Il corpo non dimentica, un memoir in cui racconta una vita di dipendenze e rinascite. Dopo un'aggressione traumatica subita nel 2018, ha scelto di scomparire dalla scena pubblica, vivendo per due anni sotto lo pseudonimo di Barbara Genova e scrivendo in inglese su riviste letterarie internazionali. Questo periodo di silenzio e trasformazione ha dato origine al suo libro più recente, Electra (il Saggiatore, 2024), un'opera che fonde memoir, fiction e riflessione politica sulla sessualità. In un'intervista ha dichiarato: «Ho dato fuoco a tutto quello che avevo e ho imparato tutto quello che dovevo imparare [...] Il trauma non ti definisce, ma ti cambia». Tra le sue opere precedenti si segnalano anche: Mi chiamo Sara, vuol dire principessa (Marsilio, 2017), La festa nera (Chiarelettere, 2018). Ha inoltre fondato la rivista online Abbiamo le prove, da cui è nata l'antologia Quello che hai amato (UTET, 2015), e ha tradotto scritti di autori come Sebastian Smee, Eric Lax e Tiffany Watt Smith.

Bibliografia

Sono io che me ne vado, Mondadori, 2009

Il corpo non dimentica, Mondadori, 2014

Quello che hai amato. Undici donne. Undici storie vere, a cura di Violetta Bellocchio, UTET, 2015

Mi chiamo Sara, vuol dire principessa, Marsilio, 2017

La festa nera, Chiarelettere, 2018

Electra, Il Saggiatore, 2024

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