Salvayre, Lydie

Persona

«La carriera letteraria di Lydie Salvayre è la sua immagine, discreta ed esplosiva allo stesso tempo» (20 minutes). Figlia di rifugiati spagnoli sfuggiti al franchismo, Gonel Lydie Salvayre si laurea in Lettere Moderne a Tolosa e in Psichiatria a Marsiglia, esercitando per una quindicina d'anni la professione medica. Negli anni Ottanta inizia a pubblicare racconti su riviste letterarie fino all'uscita, nel 1990, del suo primo romanzo, La dichiarazione, salutato dalla critica come un felicissimo esordio e insignito del Prix Hermès. Nel 1997 è la volta dell'opera premio Novembre La compagnia degli spettri, eletta miglior libro dell'anno dalla rivista Lire. Frattanto alcuni suoi testi vengono messi in scena anche al teatro da registi quali Yvon Chaix e Laurence Février. Nel 2009 si cimenta nella stesura di Matricule des Anges, un'opera commissionata da France Culture e accompagnata al Festival di Avignone dalla rock band Noir Désir, che in seguito registra una tournée di successo in Francia e all'estero. Nel 2014 si aggiudica il Prix Goncourt con Non piangere, romanzo che richiama la Guerra civile spagnola e la storia dei suoi familiari, con rimandi allo scrittore premio Nobel Georges Bernanos e alla sua denuncia del franchismo ne I grandi cimiteri sotto la luna. Dal 2023 le sue opere sono tradotte in Italia da Prehistorica Editore, che oltre al romanzo La conferenza (2023) e alla riedizione Non piangere (2024), ha pubblicato anche il saggio letterario Sette donne (2025).

Bibliografia

La dichiarazione, Feltrinelli, 1991

La compagnia degli spettri, Guanda, 1999

La vita comune, Bollati Boringhieri, 2001

Anime belle, Bollati Boringhieri, 2002

Passaggio alla nemica, Bollati Boringhieri, 2005

Contro, Bébert Edizioni, 2014

Non piangere, L'asino d'oro, 2016 (Prehistorica Editore, 2024)

La conferenza, Prehistorica Editore, 2023

Sette donne, Prehistorica Editore, 2025

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