Brokken, Jan
Jan Brokken (1949) è un narratore e giornalista olandese. La stampa lo ha spesso accostato ad autori del calibro di Graham Greene e Bruce Chatwin in virtù delle sue prose a metà strada tra il giornalismo narrativo, il diario di viaggio, la fiction e la biografia. Ha esordito nel 1984 col romanzo De provincie, ma è soprattutto grazie a libri come Jungle Rudy e Nella casa del pianista che ha ottenuto un vasto seguito internazionale: il primo, elogiato dal New York Times come un capolavoro della saggistica narrativa, è la storia dell'esploratore Rudolph Truffino e del suo fortissimo legame col Venezuela; il secondo ripercorre la vita e il prodigioso talento del pianista russo Jurij Egorov, morto per Aids a soli trentatré anni. Con Anime baltiche, Brokken compie un viaggio ideale nelle diaspore dimenticate dei paesi baltici, che hanno partorito strabilianti commistioni culturali e geniali figure della cultura del Novecento come Mark Rothko, Hannah Arendt, Romain Gary e Gidon Kremer. Il giardino dei cosacchi (2016) è un romanzo che ricostruisce l'affinità spirituale tra Fëdor Dostoevskij e il giovane barone russo Alexander von Wrangel, mentre Bagliori a San Pietroburgo (2017) è il resoconto di decenni di passeggiate compiute alla riscoperta della leggendaria città sulle rive della Neva. Note su un ribelle dimenticato nell'ora più buia dell'Europa permeano le pagine de I giusti (2020); inedite flânerie metropolitane, ricordi familiari nelle profondità dell'Indonesia e nei paesaggi dei Paesi Bassi improntano infine i suoi ultimi lavori: L'anima delle città (2021), La suite di Giava (2023) e La scoperta dell'Olanda (2025).
(foto: © Giliola Chistè)

