Via Facciotto - Te Brunetti

Il quartiere, opera dell'urbanizzazione fascista, nasce negli anni Trenta per dare un'abitazione ad alcune famiglie mantovane bisognose, numerose o che avevano perso il loro alloggio nel centro storico a causa di alcune operazioni di risanamento. Nel 1934 viene quindi realizzato il Villaggio delle Casette Popolarissime, basato sul Piano Regolatore Esterno del 1926. L'insediamento, ribattezzato "Tigrai" dall'omonima regione etiopica, sorgeva a ridosso della ferrovia Mantova-Monselice che costeggia Palazzo Te ed era completamente scollegato dalla città, fino a quando – negli anni Cinquanta – inizia la sostituzione delle case più fatiscenti, che determina la rinascita del quartiere e – negli anni Settanta – viene finalmente aperto il sottopasso di viale Montello. Nel corso del tempo il quartiere vide la nascita della chiesa di San Luigi Gonzaga, della scuola media Dante Alighieri (ora Isituto Superiore Bonomi-Mazzolari), del circolo Arci Te Brunetti e della biblioteca di quartiere in via Facciotto, gestita dall'associazione di volontariato e promozione sociale Auser "G. Rippa".

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