Spazio Santa Lucia
L'ex chiesa del convento di Santa Lucia è parte del complesso architettonico di proprietà della Fondazione Luigi e Eleonora Gonzaga ONLUS, la cui storia abbraccia sette secoli di trasformazioni edilizie e di conseguenti modifiche d'uso a partire dal 1380. Usato dapprima dalla comunità di monache clarisse fino alle soppressioni giuseppine sul finire del Settecento, divenne quindi orfanotrofio dei maschi di Mantova e tale rimase fino al 1968 quando l'istituzione venne chiusa. In cinquant'anni le condizioni dell'edificio si sono gravemente peggiorate con diversi problemi di degrado e di dissesto strutturale, aggravati dal terremoto del 2012. Dimenticato da tutti, conserva le tracce di una raffinata architettura ancora ben riconoscibili: il meraviglioso chiostro con i quattro lati porticati e ritmati dalle colonne dai capitelli in ordine corinzio semplificato; i lacerti di decorazioni antiche e i preziosi solai lignei a trave composta. Molti aspetti e dettagli anche materiali sono ancora presenti a testimonianza di un patrimonio di conoscenze costruttive antiche originali. Sebbene nelle dimensioni la sua presenza sia rilevante – il complesso occupa quasi un intero isolato urbano – sembra svanire nel paesaggio urbano attuale e nella storia recente della comunità mantovana.
Nel 2018 sono stati avviati i primi interventi tesi al recupero dell'immobile: «Il riuso di Santa Lucia. Ripartiamo dal Campanile», cofinanziato da Fondazione Cariplo, ha recuperato la torre campanaria e ha permesso all'ex chiesa di tornare ad essere fruibile in piena sicurezza. L'ex chiesa viene utilizzata come palestra scolastica da settembre 2019 ma la sua struttura con le modifiche apportante dal recente intervento si presta ad una multifunzione dove l'uso scolastico può coesistere ed essere integrato con quello di luogo di eventi/manifestazioni.
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