06/09/2002

Richard Ford


2002_09_06_055
Il 'poeta del quotidiano' Richard Ford, sapiente interprete dei sentimenti umani e narratore dei personaggi comuni, ci accompagna lungo gli Stati Uniti alla ricerca di storie e personaggi. Vincitore di un Premio Pulitzer, da "Il giorno dell'indipendenza" al recente "Uomini e donne", lo scrittore americano dipinge ritratti di varia umanità sempre in contrasto con se stessa, travagliata e dolente, bizzarra o conformista. Lo incontra lo scrittore Gabriele Romagnoli.
 L'evento 055 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente il suo svolgimento era previsto presso il Chiostro del Museo Diocesano.
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Ironico e disponibile, Richard Ford ha incontrato e dialogato questa mattina con i numerosi lettori presenti a Palazzo della Ragione. Lo ha introdotto lo scrittore Gabriele Romagnoli che, nei panni di un divertente avvocato del diavolo, ha condotto l'attenzione del pubblico sull'importanza che, nei suoi racconti, assume il 'peccato'. I suoi personaggi, ha spiegato Ford, come nella recente opera "Uomini e donne", sono 'peccatori' laici e ignari, disattenti ai rapporti umani e incapaci di superare il proprio irresponsabile egoismo. Si muovono, agiscono senza considerare la realtà che li circonda e dare un motivo alle proprie azioni. Dissacrando la stupidità umana attraverso i suoi personaggi, Ford non vuole però proporre o inseguire una morale ma condurre i lettori a riconoscere i propri 'peccati' e quantomeno a controllarli.

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