08/09/2002

Ian McEwan


2002_09_08_150
«...come può una scrittrice espiare le proprie colpe quando il suo potere assoluto di decidere dei destini altrui la rende simile a Dio? ...È la sua fantasia a sancire i limiti e i termini della storia. Non c'è espiazione per Dio, né per il romanziere, nemmeno se fossero atei»: la disperata dichiarazione di poetica di Briony, protagonista dell'ultimo romanzo di Ian McEwan, "Espiazione", da molti considerato il suo capolavoro, si adatta alla perfezione al suo autore, raffinato creatore di personaggi, storie e atmosfere davvero unici. 
 L'evento 150 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente non era prevista la presenza di Irene Bignardi.
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Nell'ultimo giorno di Festival Ian McEwan presenta "Espiazione", il romanzo uscito proprio quest'anno. A sorpresa, Irene Bignardi lo affianca e lo provoca per scavare dentro questo romanzo, salutato con grande calore da pubblico e critica. La protagonista, una scrittrice di nome Briony, è al centro di una storia sull'amore e sull'impossibilità di viverlo. Si mette quindi in moto «un congegno narrativo utile per muovere anche gli altri personaggi». Tale alchimia svela inoltre il fine della composizione, cioè, come McEwan stesso confessa, il bisogno di «uscire dalla tirannia delle idee concettuali, per arrivare al centro di personaggi ben disegnati e ricollocare così l'amore come fulcro di un romanzo». Le tecniche cinematiche e cinematografiche, adottate nel libro, faciliteranno la trasposizione sul grande schermo, già messa in cantiere.

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