08/09/2002
PER UNA NUOVA CIVILTÀ DELLA CONVERSAZIONE
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Nella Francia della fine del XVII secolo i salotti delle 'preziose' diventano il luogo in cui uomini e donne s'incontrano per un libero scambio di opinoni. In questo spazio privatissimo si discute di tutto, un ideale di socievolezza del vivere si realizza attraverso la parola scambiata a voce. È possibile oggi recuperare un confronto improntato al rispetto e alla tolleranza, in cui si possa ritrovare il piacere di dialogare tra esseri umani differenti? Benedetta Craveri, autrice di "La civiltà della conversazione", ne discute con il critico letterario Emanuele Trevi.
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La pratica della conversazione in una realtà utopica, quale quella dei salotti, caratterizzata dalla piena parità dei partecipanti, ha prodotto non solo capolavori scritti, ma anche coabitazione pacifica e, soprattutto, la nascita di un pubblico che ritiene di decidere in maniera autonoma che cosa pensare. L'ultima fatica di Benedetta Craveri, frutto di quattordici anni di ricerche, attraverso la scelta di una strategia, definita da Emanuele Trevi «attentissima», tratta il fenomeno di autocoscienza di una classe sociale di una nazione in un periodo storico ben definito e i cui riflessi sono ancora forti nelle società odierne. E il pubblico grato plaude a questo prezioso contributo.