07/09/2003

PSICOANALISI E LETTERATURA
. Il corpo specchio del mondo: Mishima, Foucault, Pasolini


2003_09_07_180
Personalità di spicco della psicoanalisi internazionale contemporanea, Janine Chasseguet-Smirgel ha da sempre coniugato il rigore clinico nello studio della sessualità maschile e femminile con uno spiccato interesse per le opere letterarie. Ci guiderà attraverso i sentieri della creatività, mostrandoci come le profondità dell'inconscio possono generare sia capolavori che i «mondi artificiosi» dei soggetti perversi. Presenterà l'evento Alberto Romitti, psicoanalista SPI del Centro per la Cultura Psicoanalitica di Mantova. 



Battello ore 11.15
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Alberto Romitti, psicoanalista del Centro per la Cultura Psicoanalista di Mantova, introduce l'evento spiegando che la psicoanalisi ha due principali obiettivi: quello di curare le persone e quello di studiare la mente. Janine Chasseguet-Smirgel dice di aver ripreso il pensiero di Freud per studiare il legame tra creatività e perversione, e che dopo gli avvenimenti dell'11 Settembre si è chiesta quale fosse il rapporto tra assassinio e suicidio, ponendo l'accento sul Corpo che «viene distrutto da se stesso» (suicidio) e che compie «distruzione sugli altri» (omicidio). La scrittrice ha parlato del sadismo in letteratura, a cui si è avvicinata studiando le opere di tre importanti autori quali Mishina, Foucault e Pasolini, dicendo di aver trovato punti in comune tra loro, quali l'estremismo politico, il suicidio, il sangue e i supplizi. Si è soffermata in particolare sulle opere di Mishina, leggendo alcuni suoi scritti riguardanti il cannibalismo e l'antropofagia. Ha concluso affermando che la lettura de "I demoni" di Dostoevskij e de "I giusti" di Camus sono stati fondamentali per lo studio del suicidio, che ritiene essere simile nelle diverse epoche della storia.

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