11/09/2004

DESTINATARIO SCONOSCIUTO


2004_09_11_164
per ragazzi e adulti
Evento ripetuto 


È il 1932: tra Martin e Max, l'uno tedesco e l'altro ebreo americano, inizia un'affettuosa corrispondenza. Hitler è al potere e voci allarmanti giungono a Max, e Martin dapprima diffidente, guarda con entusiasmo alla nuova Germania. Quando Max, fiducioso della sopravvivenza della loro amicizia, chiede aiuto al compagno, riceve una risposta terribile: da qui il colpo di scena e un sorprendente scambio di ruoli a conclusione di questa tragedia umana indimenticabile.
 Regia di Gabriele Calindri; con: Massimiliano Lotti e Marco Pagani.
 (durata 80 minuti)

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Italiano
Una rappresentazione teatrale sulla seconda guerra mondiale e l'odio contro gli ebrei. "Destinatario sconosciuto" è la storia di una corrispondenza e di una amicizia difficile. Martin, tedesco residente a Monaco, e Max, ebreo che vive in California, sono lontani chilometri e chilometri, ma si scrivono frequentemente. Ricordano i tempi passati, quando in Germania vendevano quadri nella galleria d'arte da loro aperta. Con l'espandersi in Germania della dittatura nazista, le cose incominciano a complicarsi. Martin aderisce all'ideologia, appoggiandola e seguendola religiosamente. È per questo che da un giorno all'altro interrompe la corrispondenza con il lontano Max, e questo determinerà spiacevolmente la morte di Giselle, la figlia di Max che si trovava in Germania. Anche Martin non avrà vita facile per le lettere ricevute dall'amico ebreo, ritenute sospette, e troverà la morte. Max capirà la tragedia solo quando riceverà l'ultima lettera che egli stesso aveva spedito a Martin con l'avviso «destinatario sconosciuto». A Martin non era mai stata consegnata.

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