08/09/2005

Michael Connelly


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Michael Connelly, una candidatura al Pulitzer e tredici anni al "Los Angeles Time" come cronista di cronaca nera alle spalle, è considerato uno dei più grandi giallisti contemporanei. Protagonista di molti dei suoi libri - tra cui il recente "La città delle ossa" - è il triste e tenace tenente di polizia Hieronymus (detto Harry) Bosch, paragonato da alcuni al Marlowe di Chandler. A far da sfondo alle sue storie, una velenosa e infernale Los Angeles, «il posto giusto, se vuoi scrivere crimen story». Lo incontra il giornalista Paolo Zaccagnini.

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È stato subito assalto di fans per gli autografi a Michael Connelly atteso autore di best sellers americani, intervistato dal giornalista Paolo Zaccagnini. L'ex cronista del "Los Angeles Times" racconta come l'esperienza di giornalista di nera, la lettura di maestri come Chandler e Ellroy, e la cinematografia anni Sessanta e Settanta, l'abbiano reso uno degli scrittori di polizieschi tra i più avvincenti e scrupolosi. Molte le parole dedicate al celebre protagonista dei romanzi di Connelly, il tenente Bosch, sul quale l'autore regala diverse anticipazioni, come il ritorno in polizia - notizia apprezzatissima dal pubblico presente. Non mancano poi lievi accuse al sistema burocratico americano e all'illegalità della vendita delle armi negli Stati Uniti, tematiche che ritornano nelle sue pagine. Il pubblico curioso e partecipe, già in fermento dopo la prima mezz'ora, è stato ripagato dai ringraziamenti sinceri e dal gran numero di autografi concessi dall'autore.

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