08/09/2005

IL MAESTRO MAGRO


2005_09_08_053
Il maestro magro, con Gualtiero Bertelli e la Compagnia delle Acque, è uno spettacolo teatrale tratto dal romanzo omonimo di Gian Antonio Stella, che sulla scena è voce narrante come nelle precedenti "L'Orda" e "Odissee". Immagini straordinarie, irresistibili cinegiornali dell'Istituto Luce, canzoni raffinate di grandi autori, villotte popolari e musiche originali per raccontare storie di uomini e di donne e ricostruire l'affresco di quell'Italia dura ma allegra che dopo la guerra tornava a vivere. 


L'evento 053 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente il suo svolgimento era previsto presso Piazza Castello.
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Italiano
Il Maestro Magro è Osto, diminutivo di Ariosto, giovane siciliano che, al pari di tanti altri, abbandona la propria isola per costruirsi un futuro migliore potendo contare su una competenza: il suo diploma di maestro che gli permetterà di insegnare a leggere e scrivere a tanti analfabeti. Le vicende del protagonista e degli altri personaggi che popolano l'ultima fatica di Gian Antonio Stella offrono un affresco della storia del nostro paese straordinario altrettanto mirabilmente presentato nell'omonimo spettacolo che «dice e non dice» rispetto al libro, ma che racconta delle storie e del modo di guardare il mondo con gli occhi giusti e facendo esplodere la voglia di vivere e di costruire un futuro migliore. L'elegante leggerezza dello spettacolo vive di vita propria e propone una scenografia costituita da disegni originali, riproduzioni di manifesti dell'epoca, di ritagli di giornali, di spezzoni di filmati d'epoca, di una accurata ricerca di testi musicali supportata da un corpus musicale e di interpreti di elevatissimo spessore - La Compagnia delle acque -. Vediamo Gian Antonio Stella in scena come voce recitante accanto a Gualtiero Bertelli alle chitarre, alle fisarmonica e al canto che non ha mancato di dare il proprio contributo di grande emozione al pubblico non solo per il suo virtuosismo ma anche con le sue canzoni che non hanno potuto non includere "Nina ti te ricordi" assurta a simbolo di un pezzo della nostra storia recente.

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