09/09/2005

GIORNO PER GIORNO


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Angela Terzani Staude dal 1972 ha vissuto in Asia con il marito Tiziano e i due figli tra Singapore, Hong Kong, Pechino, Tokyo, Bangkok e varie città dell'India. Durante tutti questi anni ha scritto quotidianamente il diario delle giornate trascorse, senza limitazioni o imperativi imposti da giornali o altri committenti, ma con l'assoluta libertà di poter scrivere tutto - gli incontri occasionali come gli ambienti diplomatici - in modo lento e minuzioso. I suoi "Giorni cinesi e Giorni giapponesi" sono prima di tutto un inno alla diaristica contro la moda dell'instant-book. Dialoga con il giornalista Valerio Pellizzari.

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Italiano
Nel Cortile della Cavallerizza a Palazzo Ducale, lo stesso luogo in cui Tiziano Terzani, tre anni fa, aveva incontrato ed entusiasmato il pubblico del Festival, ora arriva la moglie, Angela Terzani Staude. Spesso il compianto giornalista e scrittore nei suoi libri raccontava della moglie come un punto fermo nella sua vita inquieta in giro per il mondo a caccia di verità nascoste. Anche Angela ha la passione della scrittura, ma al contrario del marito l'ha espressa nella forma intima del diario, solo in seguito alcuni di questi sono diventati libri pubblicati. Insieme al reporter Valerio Pellizzari ha fatto un elogio del diario come tipologia di scrittura, che permette di creare uno spazio di silenzio intorno a sé nel nostro mondo veloce, caotico e irriflessivo. Scrivere giorno per giorno di se stessi e delle proprie esperienze, come lo stesso Terzani faceva anche nelle condizioni più scomode e improvvisate, potenzia il valore dell'esistenza che ciascuno di noi conduce quotidianamente. La Terzani ha consigliato al pubblico di ritagliare ogni giorno un po' di tempo per scrivere, come forma quasi terapeutica di arricchimento, nel confronto incessante fra realtà che ci circonda e il nostro modo di affrontarla, sentirla, capirla.

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