10/09/2005
NOTTE DI FANFOLE
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Fosco Maraini, etnologo e autore di numerosi libri di successo, un bel giorno si è inventato la poesia metasemantica: un gioco di rimandi, di scintille, di sensazioni, ironico e al tempo stesso nostalgico, come se il mondo evocato dalle liriche di Maraini fosse in fondo davvero esistito. La strana coppia composta da Massimo Altomare e Stefano Bollani si è lasciata affascinare dalle poesie di Maraini, decidendo di metterle in musica. Appositamente per Mantova, Altomare si unirà al quintetto di Bollani per cantare nuovamente alcune delle Fanfole.
Stefano Bollani: pianoforte e voce; Mirko Guerrini: sassofoni e flauti; Nico Gori: clarinetti; Ferruccio Spinetti: contrabbasso; Cristiano Calcagnile: batteria; Massimo Altomare: chitarra e voce.
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Italiano
Nell'elegante cornice di Piazza Castello le note e l'ironia di Stefano Bollani affinano la prima serata di stelle di Festivaletteratura 2005. Le armonie si rincorrono, ora discrete, ora sgargianti, tra gli assoli e le improvvisazioni del pianoforte, del clarinetto, del sax, del contrabbasso e della batteria. Così, una volta attraversati antichi insediamenti urbani e visioni, uno scartabellìo di fogli introduce le Fanfole, poesie metasemantiche fatte di suoni e parole privi di un senso definito, che dunque ognuno è libero di interpretare come meglio crede, secondo la sua ispirazione. Poco a poco l'atmosfera si fa elettrizzante, con tocchi ricercati quali un estemporaneo concertino per flauto e percussioni che si conclude in una divertente messinscena. I versi fantasiosi di Fosco Maraini trasportano l'immaginazione verso spazi lontani, un prato o una spiaggia, da cui è invece Petra Magoni a farci salpare, intonando a sorpresa un "Mamma mia dammi cento lire" che suggella la serata sfumandola di malinconia.