11/09/2005

MOZART. UN RIVOLUZIONARIO?


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Che Mozart avesse aderito alla massoneria è fatto ormai noto a molti. Non tutti sanno, invece, come questa adesione avesse alimentato in lui il progetto di dare vita a una società segreta ispirata ai valori fondamentali della tradizione massonica. Abituale frequentatore dell'intellighenzia dell'epoca, Mozart non fu soltanto l'immortale compositore che tutti conoscono e nemmeno il genio capriccioso che molti hanno descritto. Lidia Bramani ("Mozart massone e rivoluzionario") ci offre un ritratto inedito di Mozart, in una conversazione con il musicista Daniele Abbado e il giornalista Curzio Maltese.


L'evento 171 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente il suo svolgimento era previsto presso il Teatro Bibiena.
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Avreste mai pensato che Mozart fosse un massone e possedesse nella sua biblioteca personale opere di letteratura utopistica e progressista? Ebbene sì. Ce ne ha parlato questa mattina al Palazzo di San Sebastiano la musicologa Lidia Bramani, che, insieme a Curzio Maltese e Daniele Abbado, ha presentato il suo libro "Mozart massone e rivoluzionario". Insieme a lei abbiamo ripercorso il suo lavoro di studio sulla biblioteca di Mozart, fino a poco tempo fa inesplorata e sottovalutata, che ha fatto emergere un ritratto del musicista completamente differente da quello finora presentatoci nelle biografie e nei film. Invece dell'uomo geniale, quasi 'posseduto' dal talento, ma che è, dal punto di vista psicologico, uno stravagante che conduce una vita sconsiderata, affiora dalle sue lettere un Mozart dalle idee illuminate, che fa parte della massoneria e coltiva idee di pace fratellanza, libertà, uguaglianza e tolleranza religiosa, tanto da venire definito dagli storici «uno dei primi socialisti». Analizzando, verso la fine dell'incontro, alcune opere di Mozart, in particolare "Così fan tutte" e "Don Giovanni", è emerso che sono opere molto più complesse di quanto non si pensi, che contengono anche riferimenti all'alchimia e all'esoterismo, ma anche a tutti i principi in cui lui credeva. Insomma, come ha detto Curzio Maltese in chiusura dell'evento: «Se la massoneria di oggi fosse ancora così...».

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