07/09/2006
P.D. James con Paolo Zaccagnini
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Insignita del titolo di 'baronetto' per meriti letterari, P.D. James è considerata la più grande autrice vivente di detective story. Tantissimi i libri che ha regalato ai suoi numerosi e affezionati lettori (da "Un lavoro inadatto a una donna" a "Brividi di morte per l'ispettore Dalgliesh"), tutti contrassegnati da un'ambientazione molto british. Cercherà di carpire i segreti delle sue storie un lettore e fan d'eccezione come il giornalista Paolo Zaccagnini.
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Come una vera lady, P.D. James entra nel Cortile della Cavallerizza accompagnata da uno stuolo di scudieri che la introducono all'applauso fragoroso che sgorga spontaneo dal pubblico alla vista della scrittrice britannica. Esordisce con una lunga frase in italiano con la quale si scusa di non conoscere la nostra bellissima lingua e di dovere continuare in inglese. Dopo avere letto un estratto dal suo ultimo libro, la baronessa di Oxford illustra come abbia conciliato il suo lavoro di pubblico amministratore, il mestiere di madre, di moglie di un marito ferito nella mente dalla guerra, e di scrittrice appassionata e decisa che scrive di personaggi forti e sofferenti. La scelta della detective story come filone dei suoi romanzi nasce dalla passione per scrittori come Marsh e Hullingham e dalla possibilità di associare a personaggi forti trame con rebus originali ed una buona scrittura. Ciò le permette di avere un eroe che abbia una cultura ed interesse nell'arte, ma che allo stesso tempo vive la durezza di omicidi che cerca di risolvere e che ha un'anima travagliata da sentimenti variegati. Mentre risponde alle domande ammettendo di non essere innamorata del suo ispettore Dalgliesh, ma di rispettarlo molto, alle sue spalle si forma una lunghissima coda di ammiratori che tratterranno l'ottantaseienne signora del giallo ad una lunga serie di autografi.