08/09/2006

PASCOLARE PAROLE, ALLEVARE PENSIERI


2006_09_08_121
Un palcoscenico spoglio: luci bianche, quattro seggiole. La voce legge, recita, salmodia, canta; poi due voci all'unisono, a controcanto; a contrasto il racconto di una regressione genetica, transumanza nello spazio e nel tempo. Due suoni: l'organetto, piccolo mantice sonoro, figlio della meccanizzazione del mondo; il violino, pastoso come il miele, pungente impetuoso come un distillato; a ricucire, nella melodia, le antiche vie d'Europa alle piste dell'Asia Centrale. 
 Giovanni Lindo Ferretti: voce, senso; Lorenzo Esposito Fornasari: canto; Raffaele Pinelli: organetto; Ezio Bonicelli: violino
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Italiano
La chiesa di Santa Paola è la cornice ideale per il recital di Giovanni Lindo Ferretti, Lorenzo Esposito Fornasari, Raffaele Pinelli ed Ezio Bonicelli. Un palco spoglio e minimale per due voci e due strumenti, un organetto e un violino, che nello scorrere dello spettacolo disegnano immagini e memorie: sul tappeto sonoro creato dai musicisti le voci si rincorrono, si uniscono e si scontrano facendo così riaffiorare alcune delle intuizioni migliori di Ferretti prese dal repertorio di Cccp, Csi e Pgr, ma anche brani della tradizione popolare; la forza di questa ensemble, specie nei momenti di maggior pathos, evoca mondi lontani e perduti ipnotizzando la platea. Nel finale, c'è tempo per due bis conclusi da una vibrante versione di "Linea Gotica" («anche la disperazione impone dei doveri, e l'infelicità può essere preziosa») che si spegne nel crescere degli applausi.

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