09/09/2006
MONTALE E CLIZIA
2006_09_09_198
155 lettere d'amore («O my baby, my Irma, my life half lost half found, non scrivo da 21 giorni sempre con la speranza di mandarti quel telegramma: 'come immediately'») inviate dal poeta a miss Irma Brandeis, la giovane e bella studiosa americana che diventerà, nella mitologia montaliana, l'ovidiana Clizia, la ninfa innamorata del Sole che si mutò in girasole. La lunga trama epistolare, che seguì al primo incontro nel fiorentino Gabinetto Letterario Vieusseux nel '33, segnò per sempre la vita di Montale innovando la sua parola poetica dalle "Occasioni" alla "Bufera".
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Italiano
Un Chiostro di San Barnaba particolarmente affollato dimostra quanto quella degli amanti di Eugenio Montale sia ancora una presenza forte. A pochi giorni dall'anniversario della sua morte, il prossimo undici settembre, le 155 lettere d'amore a Clizia, oggi, identificata con la studiosa americana Irma Brandeis, sono raccolte da Rosanna Bettarini che ce ne propone i passi più belli; «sua era la frangia che ti vela la fronte puerile...», «benedico il giorno in cui ti ho incontrata». Era il 12 ottobre 1993 quando Irma Brandeis consegnò il suo carteggio con Montale, con la richiesta che le lettere fossero pubblicate trascorsi almeno venti anni. E così, oggi, le lettere che Eusebio scriveva a Clizia sono pubbliche, ricche di meraviglie, doppi sensi e codici linguistici, di intrecci di fili da seguire ed interpretare.