08/09/2007
UNA PASSEGGIATA CON DAVID GROSSMAN
2007_09_08_114
Quando abbiamo chiesto a David Grossman: «Che cosa ti piacerebbe venire a fare a Mantova?», lui ci ha risposto a breve giro di fax: «Vorrei passeggiare con i miei lettori nella natura». Detto fatto. Bosco Fontana sarà teatro del primo evento a passo d'uomo di Festivaletteratura. Al termine della camminata, Grossman leggerà alcune pagine scelte per l'occasione.
L'incontro avrà una durata complessiva di due ore circa. Al termine, presso la Palazzina di Caccia, un rinfresco offerto dalla gastronomia "Il Tagliere".
L'incontro avrà una durata complessiva di due ore circa. Al termine, presso la Palazzina di Caccia, un rinfresco offerto dalla gastronomia "Il Tagliere".
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Un esperimento: tale è stato lo spirito con cui questa mattina ci siamo incontrati a Bosco Fontana tra lettori, volontari, inviati, organizzatori e ovviamente lui, David Grossman. Circa duecento persone riunite in una riserva naturale nei dintorni di Mantova, pronti a camminare al seguito del loro scrittore preferito con la voglia di poterlo affiancare qualche minuto lungo il percorso per rivolgergli qualunque tipo di domanda, pur sempre nel rispetto dell' intimità personale. Grossman, ideatore del primo evento a piedi del festival, ha espresso la sua riconoscenza per la possibilità offertagli, affermando che solo in Italia è secondo lui possibile organizzare un tal tipo di incontro, sicuro del fatto che ognuno dei partecipanti avrebbe comunque goduto della magnifica giornata anche se non fosse riuscito ad avvicinarlo. Certo non è stato semplice stare dietro al suo passo svelto, ma una piccola corsetta valeva la pena per ricevere una stretta di mano, uno sguardo dritto negli occhi, una risposta legata ad una qualsiasi curiosità sulle sue storie, quei personaggi che ormai ci appartengono. Infaticabile, sorridente, disponibile. La sua curiosità nei confronti del suo pubblico è altrettanto vera e bisognosa di ricevere risposte, proprio da noi. Perché i libri vengono scritti nell'intimità e nella solitudine e Grossman ha voluto conoscere quei lettori che continuano a tenere in vita i suoi libri, le sue storie, le nostre storie.