04/09/2008 - Pagine Nascoste

DANTE'S INFERNO


2008_09_04_PN1430
Evento ripetuto


di Sean Meredith, USA, 2007, 77', versione originale inglese, sottotitoli in italiano. Anteprima italiana


Il capolavoro dantesco così non ve l'ha mai raccontato o mostrato nessuno. Realizzato in collaborazione con l'illustratore Sandow Birk, il film utilizza una tecnica elementare ma originalissima: i personaggi e gli scenari sono stati ritagliati e animati come in un surreale teatrino di marionette. Ambientato in una oscura città contemporanea rispettando la struttura dei canti, il film è un aggiornamento satirico dell'Inferno, un devoto tradimento dell'originale che ce ne fa riscoprire l'attualità.
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Si può tranquillamente affermare che la Divina Commedia di Dante è il caposaldo della cultura occidentale moderna: in quanto tale, nel corso degli anni è stata sottoposta a studi, interpretazioni, parodie e adattamenti. Ma - quantomeno per ciò che riguarda l'aspetto creativo - probabilmente "Dante's Inferno" è una delle opere ispirate più interessanti, anche se potrebbe far storcere il naso ai filologi più integralisti. Il film (animato con una inconsueta tecnica di marionette) è un viaggio in una metropoli della perdizione degli anni 2000, non tanto dissimile - per esempio - dalla periferia di Los Angeles. Ma i toni sono tutt'altro che cupi: il Dante del film è un giovane americano che si risveglia nella «selva oscura» dopo una sbronza di epiche proporzioni e viene guidato dal suo Virgilio attraverso i gironi, i cerchi e le bolgie infernali, dove i condannati sono principalmente politici e icone della cultura pop americana (e non). Così il Dante 'de' noantri' scorrazza tra i vari Hitler, James Dean e Dick Cheney (condannato all'inferno prima della morte perché «troppo malvagio per redimersi»), giungendo infine dinanzi al grande Lucifero e tornando a casa con qualcosa da raccontare ai suoi compagni di sbronze.

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