04/09/2008

L'ANNO DEL PENSIERO MAGICO

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«La vita cambia in fretta. La vita cambia in un istante». Ne "L'anno del pensiero magico" Joan Didion racconta la morte improvvisa del marito. Come è possibile che l'uomo con cui si è vissuto per più di 40 anni sparisca in un momento? Da questo romanzo, che è nel contempo l'elaborazione di un lutto e un'elegia per la persona amata, la Didion ha tratto successivamente un monologo teatrale portato in scena a Broadway da Vanessa Redgrave. L'attrice Anna Bonaiuto offre al pubblico di Festivaletteratura una prima lettura del testo, in vista di uno spettacolo di prossima produzione.
 Una produzione Irma Spettacoli e Fondazione File.

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Italiano
Ore 20.50: si abbassano le luci ed Anna Bonaiuto, con un lieve sottofondo musicale, entra in scena, avvolta nel suo tubino nero, avvolta nei suoi neri pensieri. Inforcando gli occhiali inizia a leggere passi del suo "L'anno del pensiero magico": «...il fuoco diceva che eravamo in casa, che il cerchio era chiuso... accesi il fuoco e chiusi il cerchio». Due tragedie in una vita sola, un tunnel senza uscita, un grande amore, o meglio, due grandi amori, per il marito e per la figlia strappati dalla sua di vita, non accettati né maturati. La vita che cambia in un istante, tragico, fatale, tristemente normale; un istante qualunque, irreversibilmente normale. Un cerchio che si chiude, un dolore spesso accompagnato dall'illusione che tutto possa tornare come prima, che loro possano tornare. Ma non è così, come la marea che cambia, tutto si muove, e tu devi arrenderti, devi abbandonarti al cambiamento, Cambiare senza dimenticarti di chi ti diceva «ti amerò anche di più di un giorno di più, di più di come dicevi tu». Applausi, applausi, applausi, e, ancora applausi, un bacio al pubblico che ancora applaude, esorcizzando, forse così, la paura di conoscere il dolore, di incontrare quel luogo che non si conosce, se non quando vi si arriva. Speriamo il più tardi possibile.

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