05/09/2008

FESTIVALETTERATURA GOLDEN CUP 


2008_09_05_FGC1900
Torneo di old Subbuteo


Chi si porterà il Cesena, chi la gloriosa Stella Rossa di Belgrado, chi il Liverpool, chi - nostalgico di Monaco '74 - lo Zaire. Tutti toglieranno la polvere alla propria squadra per tornare a giocare a Subbuteo, come (da) ragazzi. Scrittori, ospiti del Festival, giornalisti, campioni del passato si sfideranno per il più prestigioso trofeo mai messo in palio da un festival letterario: la Festivaletteratura Golden Cup.

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La magia è la stessa di sempre. Basta prendere un panno verde, le linee bianche a delimitare l'area di gioco, calci d'angolo e cerchio d'inizio. Undici piccoli omini, vestiti con le divise delle squadre più titolate al mondo, pronti a farsi guidare dagli indici dei giocatori. Inizia così, tra la curiosità dei molti presenti, il Festivaletteratura Golden Cup in piazza Alberti, che ha visto sfidarsi semplici appassionati, qualche autore (tra cui Federico Taddia e l'inglese Tatarsky) ed ex vecchi glorie, come il Campione del Mondo Junioners 1978 Andrea Piccaluga. Alla fine, si sono visti gol di tutti i tipi, rimonte impossibili e partite decise solo in Zona Cesarini, mentre il sole scendeva sulla piazza per lasciare che le fasi finali del torneo, come ogni altra competizione che si rispetti, si svolgessero sotto la vista benevola delle stelle. Più di chi ha vinto e chi ha perso, di chi ha ancora strada da fare e di chi, invece, con vecchi trucchi è riuscito a far sbocciare degli «oooohhh» di ammirazione agli spettatori presenti, è importante sottolineare come il Subbuteo sia ancora capace di affascinare anche i più piccoli presenti all'evento. Quasi a far sperare che, se promosso a dovere, tra qualche anno potrebbe tornare a giocarsela con le più tecnologiche Playstation.

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