05/09/2008
RITORNO AL COMICO
2008_09_05_111
Dopo molti anni di satira preventiva, Michele Serra racconta il suo personale ritorno al comico. La forma è quella di un assolo, al crocevia tra discorso, lezione e letture scelte. La satira serve per smascherare le storture, i pregiudizi e le ingiustizie. Ma oggi è probabilmente il comico, l'altra faccia del tragico, la strada per farci capire cosa ci ha portati fin qui, all'Italia di adesso, arcaica, immutabile. E farci ricordare - tra assurdità, vanità rovinose e disperate ovvietà - quanto è comico il mondo.
L'evento 111 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente il suo svolgimento era previsto presso Palazzo Ducale, nel Cortile della Cavallerizza.
L'evento 111 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente il suo svolgimento era previsto presso Palazzo Ducale, nel Cortile della Cavallerizza.
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Michele Serra non ha bisogno di molte presentazioni. I suoi articoli e le sue riflessioni sono, e non serve una ricerca di mercato per averne conferma, tra i più amati dai lettori de "La Repubblica" e de "L'Espresso". A Mantova, Serra ha intrattenuto il pubblico sul tema del «ritorno al comico», alternando la lettura di alcuni pezzi presenti nel suo ultimo libro, "Breviario Comico", a riflessioni più profonde sul rapporto tra comicità e tragedia. L'evento è quindi iniziato tra le risate del pubblico, dopo la lettura di un brano dedicato all'annoso problema della persecuzione dei Cristiani in Italia e a uno scritto sulla Nuova Destra, in cui Marcello Pera, Mirko Tremaglia e Assunta Almirante la facevano da padrone, insieme a quelli che Serra definisce «ossimori viventi» ossia gli «intellettuali di destra». Serra si è poi soffermato sulle sue paure e su come queste ultime siano, paradossalmente, anche quelle che lo fanno più ridere. Questo perché la comicità e la paura sono sorelle e il comico, spesso, non è altro che il tragico visto di spalle. Anche in questo evento, quindi, si sono alternati momenti più divertenti a riflessioni più profonde, su un Paese in cui, secondo Serra, la satira non è ancora in grado di cambiare gli equilibri politici, ma è comunque utilissima per aiutarci a ricordare quanto, a volte, può essere comico il mondo.