07/09/2008

LO SVILUPPO E LA FELICITÀ


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Esistono soluzioni immediate per garantire a tutti gli uomini della Terra la felicità cui hanno diritto? I problemi della povertà e della fame, insieme al dominio incondizionato dell'economia, allo scarso rispetto per l'alterità e per l'ambiente farebbero pensare a una risposta negativa. Secondo Frei Betto, teologo della liberazione da sempre in prima linea nella difesa dei diritti civili e politici del popolo brasiliano, e il sociologo Domenico De Masi l'unica via d'uscita passa per la valorizzazione dell'educazione dei giovani e per il tentativo di conciliare l'enorme progresso tecnologico di questi decenni con una risorsa fondamentale dei paesi più poveri come di quelli più ricchi: la creatività.



L'evento 196 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente il suo svolgimento era previsto presso il Cortile della Cavallerizza.
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Italiano
Il Paradiso, che significa «luogo con molta acqua», non può essere stato inventato che nel deserto. Il Paradiso è quindi il luogo dove c'è tutto ciò che ad un popolo manca. C'è una domanda nel Vangelo che viene fatta sempre dai ricchi: come devo fare per meritare il regno dei cieli? Ma ce n'è un'altra che invece viene fatta solo dai poveri: come posso fare per avere un po' di «vita» su questa terra? Siamo stati creati per vivere qui, il Paradiso deve essere qui, deve essere reale, dobbiamo costruirlo nella realtà. Frei Betto e Domenico De Masi, il primo grande credente, il secondo sinceramente ateo, hanno tecniche simili attraverso cui l'uomo può costruire il Paradiso in terra. Innanzitutto la consapevolezza dell'inutilità delle cose futili, che ci propina continuamente il modello consumistico, ormai prevalente. Siamo in una «globocolonizzazione», in cui il modello neo liberista e capitalistico impera. A questo dobbiamo contrapporre il senso, il significato, l'arricchimento delle cose veramente importanti che possediamo. La felicità si raggiunge non possedendo oggetti, ma dando valore a tutto ciò che ci circonda. L'illuminismo e il razionalismo erano nati proprio per contrastare questo tipo di «credenze». Dobbiamo intraprendere la strada di un rinnovamento gioioso. Abbandoniamo il pessimismo e lasciamoci abbracciare dall'ozio creativo: grazie alla contemplazione della bellezza, del silenzio e del tempo, potremo lavorare per produrre ricchezza, giocare per produrre ricchezza, giocare per creare allegria e studiare per fortificare l'animo.

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